Variante inglese, rientrati i primi italiani dal Regno Unito
Dopo lo stop ai voli sono rientrati in Italia i primi italiani bloccati in Regno Unito
Sono rientrati a Roma, con un volo Alitalia atterrato poco dopo le 15 all’aeroporto di Fiumicino da Londra Heathrow, i primi 160 italiani, tra cui un neonato, che erano rimasti bloccati nel Regno Unito dopo il blocco dei voli deciso dalla maggioranza dei Paesi europei per limitare il contagio con la nuova variante del coronavirus.
I viaggatori hanno potuto lasciare la Gran Bretagna, previo tampone prima della partenza, in quanto risultavano residenti in Italia o in condizioni di urgenza o criticità, così come previsto dall’ordinanza firmata dai ministri Di Maio, Speranza e De Micheli.
Obbligatorio ora per tutti un nuovo tampone, che verrà eseguito presso le strutture di testing rapido già operative all’aeroporto romano e l’osservanza di un periodo di 14 giorni di quarantena.
Il “Leonardo Da Vinci”, peraltro, è l’unico aeroporto in Italia in grado consentire il rimpatrio degli italiani in possesso dei requisiti, che avevano chiesto espressamente di poter rientrare, essendo state già allestite le apposite aree per eseguire il tampone in tempo reale.
Regno Unito, anche Cina e Brasile bloccano i voli
Intanto anche la Cina ha sospeso i voli da e per il Regno Unito, nel timore che si diffonda la variante del coronavirus individuata in Gran Bretagna. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Wang Wenbin.
Stessa decisione presa dal Brasile: il governo federale ha annunciato che è temporaneamente sospeso l’ingresso sul proprio territorio di passeggeri stranieri provenienti o che abbiano fatto scalo in Gran Bretagna negli ultimi 14 giorni.