Vaccini AstraZeneca e J&J inutilizzati: sospese le consegne in Italia
Le consegne delle dosi di AstraZeneca e Johnson&Johnson saranno sospese per un mese: qual è il motivo
Sono state sospese almeno fino a metà agosto le consegne dei vaccini prodotti da due case farmaceutiche. La decisione, che riguarda tutta l’Italia, è stata presa in seguito allo scarso utilizzo delle dosi di questi due sieri anti Covid. Diverse Regioni, come riporta Ansa, hanno chiesto la restituzione delle dosi in eccesso alla struttura commissariale e per questo si è deciso che una volta esaurite le dosi rimanenti, si procederà con gli altri vaccini disponibili.
I vaccini che non saranno più distribuiti alle Regioni sono quelli prodotti da AstraZeneca e Johnson&Johnson. Lo stop, tuttavia, è solo momentaneo e durerà fino alla metà di agosto. La struttura commissariale del generale Figliuolo ha specificato alle Regioni che possono comunque chiedere nuove dosi di questi sieri se lo ritengono opportuno.
Entrambi i vaccini – Vaxzevria di AstraZeneca e Janssen prodotto da Johnson&Johnson – sono a vettore virale, quindi d’ora in avanti saranno utilizzati sempre meno poiché la copertura vaccinale agli over 60 è a buon punto. Nei primi giorni di luglio, infatti, sono state somministrate dosi per 5,4 milioni di persone e quasi tutte con Pfizer.
Se le dosi di Johnson & Johnson rappresentano circa il 45% di quelle consegnate, le fiale di AstraZeneca si aggirano attorno al 17%. Con queste percentuali, come evidenzia SkyTG24, si pone il problema della possibile scadenza di interi lotti. Da qui, la decisione di sospendere momentaneamente la distribuzione di questi sieri. Sono diverse le Regioni, tra cui Veneto e Puglia, che hanno già annunciato di potersela cavare anche con le dosi che hanno a disposizione.
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Fonte foto: ANSA