Usa, nuovo "caso Floyd": ispanico muore soffocato da agenti
Gli Stati Uniti d'America sono scossi da un nuovo video choc sulla morte di un ispanico durante un arresto a Tucson, in Arizona
Un nuovo video choc dopo quello sull’uccisione dell’afroamericano George Floyd sta scuotendo gli Stati Uniti d’America. Questa volta, come riporta ‘Ansa’, la vittima è un ispanico, Carlos Ingram Lopez, 27 anni, morto durante l’arresto a Tucson, in Arizona. Nel video ripreso dalla body camera, diffuso dalla polizia a oltre due mesi dall’episodio, si vedono gli agenti inseguire l’uomo dentro una casa, ammanettarlo e tenerlo con la faccia a terra per 12 minuti mentre chiede dell’acqua e mormora “Non posso respirare” (come Floyd), prima di morire.
Secondo l’autopsia la causa della morte è una combinazione del blocco a terra in posizione prona con un cappuccio anti sputo e di un arresto cardiaco in presenza di una intossicazione di cocaina.
I tre agenti (due bianchi e uno afroamericano) hanno tentato il massaggio cardiaco e gli hanno iniettato anche del Narcan, una sostanza per rianimare le persone in overdose, ma inutilmente.
Gli agenti erano intervenuti per la segnalazione di una condotta scombinata dell’uomo, che era senza vestiti e sembrava agire in modo irregolare, tentando di nascondersi dietro un’auto in un garage.
A un certo punto si sente uno dei poliziotti dire a Lopez che sarebbe stato colpito con una pistola taser se non avesse cooperato ma l’uomo non oppone resistenza e appare solo terrorizzato.
Secondo il capo della polizia di Tucson, Chris Magnus, gli agenti non hanno usato la stretta al collo (chokehold) ma hanno violato le linee guida tenendo l’arrestato in posizione prona per 12 minuti in quella che ha descritto come una crisi di salute mentale con “delirio eccitato”.
I tre agenti coinvolti nella morte dell’ispanico Carlos Ingram Lopez a Tucson hanno rassegnato le loro dimissioni, mentre il capo della polizia Chris Magnus ha offerto le sue dopo la diffusione del video.
I poliziotti coinvolti, secondo quanto riferito da ‘Ansa’, sono Samuel Routledge, Ryan Starbuck e Jonathan Jackson.
La sindaca di Tucson Regina Romero, prima latina a guidare una città largamente ispanica, si è detta “profondamente turbata e indignata” e ha offerto le condoglianze alla famiglia della vittima.