Uccide il fidanzato della ex davanti al figlio: trovata l'arma
Ancora oscure le dinamiche dell'omicidio di Bitetto (Bari), avvenuto davanti al piccolo di 4 anni
Svolta nelle indagini per l’omicidio avvenuto a Bitetto (Bari) il 12 settembre, quando un 26enne ha ucciso il compagno della sua ex moglie davanti al figlio di 4 anni, ferendo anche la donna e il padre della vittima. I Carabinieri hanno iniziato le ricerche subito dopo l’arresto dell’uomo, trovando una maglietta nera poco lontana dal luogo del delitto, presumibilmente di proprietà del reo confesso e l’arma del delitto poco distante. Ne dà notizia l’Ansa.
L’arma del delitto: un coltello da cucina con la lama di 20 cm
Su un pergolato di uno stabile disabitato è stato invece ritrovato un coltello da cucina con la lama di 20 centimetri sporca di sangue. Il capo di abbigliamento e la presunta arma del delitto sono stati posti sotto sequestro per gli accertamenti tecnici che campioneranno il Dna delle tracce ematiche e individueranno l’eventuale presenza di impronte digitali.
Uccide il compagno della ex davanti al figlio: le due versioni
Il killer aveva dichiarato di essersi recato disarmato dalla ex moglie, ed essere stato minacciato con il coltello dalla vittima. Avrebbe poi raccolto l’arma e commesso l’omicidio e il duplice tentato omicidio, sotto gli occhi del bimbo. I rilievi potrebbero confermare o smentire la versione dell’uomo, arrestato subito dopo l’omicidio.
I due feriti, interrogati dagli investigatori, avrebbero fornito una testimonianza discordante, come riporta l’Ansa. Per loro il coltello sarebbe stato portato in casa dal 26enne. Davanti al gip l’uomo avrebbe comunque confermato il suo racconto durante l’udienza di convalida dell’arresto. È ora detenuto nel carcere di Bari.
Omicidio a Bitetto davanti a un bimbo: a chi verrà affidato
I figli dell’omicida e della 22enne ferita, di 4 e 7 anni, sono stati affidati ai nonni materni. Il più piccolo, dopo aver assistito al delitto, è stato subito allontanato dall’abitazione da alcuni vicini di casa. Le indagini sono coordinate dalla pm di Bari, Savina Toscani, che ha disposto verifiche ulteriori sui tabulati telefonici.
Fonte foto: Ansa