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Sea Watch, Salvini scopre in diretta tv lo sbarco dei migranti

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha appreso in diretta tv dello sbarco dei migranti della nave Sea Watch: la sua reazione

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha appreso in diretta tv dello sbarco dei migranti della nave Sea Watch, mentre era ospite in collegamento della trasmissione “Non è l’Arena” su La7.

Queste le sue parole: “Chi è che li ha autorizzati a sbarcare? Io no, non ho autorizzato niente, deve essere qualcun altro. Io sorrido, ma è grave. Perché siamo un Paese sovrano con leggi, regole, una storia e nessuna associazione privata se ne può disinteressare. Qualcuno quell’ordine lo avrà dato. Questo qualcuno ne deve rispondere”. Poi, ha aggiunto sulla Sea Watch: “Per me possono stare lì fino a quando non intervengono o l’Olanda o la Germania, o la Libia e Malta. Non vedo cosa c’entri l’Italia. Per me possono stare lì fino a ferragosto: gli porto da mangiare, gli porto da bere. Sono pronto a denunciare per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina chiunque sarà disponibile a far sbarcare immigrati da una nave fuorilegge. Questo vale anche per organi dello Stato”.

Come riporta il “Corriere della Sera”, Salvini ha lasciato aperta la possibilità che l’input possa essere arrivato dal ministro M5s Danilo Toninelli. Che ha replicato: “Porti chiusi a Sea Watch come a tutte le navi che non rispettano le convenzioni internazionali. Salvini, se ha qualcosa da dirmi, me la dica in faccia. Non parli a sproposito. È evidente che l’epilogo della vicenda è legato al sequestro della nave da parte della magistratura, non serve un esperto per capirlo. Magari il ministro dell’Interno si informi prima di parlare. E trovi soluzioni vere sui rimpatri, non ancora avviati da quando è il responsabile della sicurezza nazionale”.

Anche Luigi Di Maio ha commentato la vicenda in alcune dichiarazioni riportate dal “Corriere della Sera”: “Il sequestro lo esegue la magistratura quindi non credo sia un espediente (per far sbarcare i migranti a bordo, n.d.r.) perché la magistratura è indipendente dal governo. Quando arrivano qui contattiamo i Paesi Ue e chiediamo la redistribuzione. Io credo che la politica delle redistribuzioni è l’unica strada che abbiamo per fronteggiare il fenomeno. Poi c’è il tema dei rimpatri”.

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