Nel cranio di molti giovani c'è uno spuntone: colpa del cellulare
Secondo le indagini di due scienziati, il 41% dei giovani ha una protuberanza dietro il cranio, nata a causa delle ore passate a capo chino
Meraviglie dell’evoluzione: lo scheletro umano non è sempre uguale a sè stesso, ma cambia adattandosi al modificarsi degli stili di vita e delle abitudini. Questo è quanto emerge dalle rilevazioni del dottor David Shahar, scienziato australiano che per più di venti anni ha studiato le radiografie del cranio delle persone: negli ultimi dieci ha notato, con sempre maggior frequenza, il manifestarsi di una protusione nella zona occipitale, che una volta era un’evenienza rara.
Questa protusione, che tecnicamente si chiama osteofita ma che potremmo chiamare in modo più volgare “spuntone”, si trova dietro il cranio e già nel 2016 aveva colpito l’interesse di Shahar: ad incuriosire lo scienziato e il collega francese Paul Broca, il fatto che l’anomalia interessi in particolar modo i giovani, mentre fino a quel momento si pensava riguardasse solo gli anziani.
Dall’analisi di oltre 200 radiografie di ragazzi fra i 18 e i 30 anni, è emerso che il 41% aveva sviluppato questa protuberanza, nel 10% lunga almeno 20 millimetri: più comune negli uomini che nelle donne (67% contro il 20%), raggiunge una lunghezza massima di 35,7 millemetri.
Perchè i ragazzi hanno questo spuntone dietro la testa? La risposta che si sono dati gli scienziati è che, visto il grande uso che fanno i giovani del cellulare fin dalla più tenera età, questo abbia finito per modificarne la postura e costringere lo scheletro ad adattarsi. Il collo, in particolare, lavorerebbe diversamente per tenere la testa in equilibrio e avrebbe spinto il corpo a produrre un nuovo pezzetto di osso per aumentare l’appoggio al cranio.
Elemento determinante a far scattare l’evoluzione del nostro scheletro, il tempo: un ragazzo passa circa 4 ore al giorno con il capo chino sul cellulare.