Bimba ferita a Napoli, il sit-in per combattere la camorra
Alla manifestazione c'è anche la vittima di una baby gang e il figlio di un camorrista
Arturo Puoti e Antonio Piccirillo fanno sentire la loro voce: il primo è stato accoltellato da una baby gang e il secondo è il figlio di un camorrista. Come riporta Open, i due ragazzi sono scesi in piazza per il sit-in “DisarmiAmo Napoli“, per protestare contro chi ha ferito e ridotto in gravissime condizioni Noemi.
Noemi, 4 anni, è stata coinvolta per errore in una sparatoria. È stata raggiunta da un colpo di arma da fuoco che le ha perforato i polmoni, mentre era insieme alla nonna, in pieno centro di Napoli, di giorno. Dopo essere stata portata d’urgenza in ospedale, la bambina è in coma farmacologico.
Arturo Puoti e Antonio Piccirillo hanno dunque mostrato la loro solidarietà per fermare la deriva degli scontri a fuoco tra clan camorristi. Ha affermato Arturo, vittima di un accoltellamento:
“So quello che provano i genitori e quello che in futuro potrebbe provare la bambina, per questo ha tutta la mia solidarietà. È incredibile che a Napoli ci sia ancora una situazione del genere. Servono misure straordinarie, dall’alto e dal basso. A Noemi dico: vai forte sorellina, che ce la fai”.
Antonio Piccirillo si rivolge invece ai figli degli altri camorristi, come riporta Open:
“Sono il figlio di Rosario Piccirillo, che è un camorrista, ha fatto scelte sbagliate nella vita. Io voglio lanciare un messaggio a noi figli di queste persone: amate sempre i vostri padri, ma dissociatevi dai loro stili di vita, perché non pagano. Sarete pregiudicati per tutta la vita e se noi figli non faremo passi avanti, resteremo fossilizzati in questa cultura priva di etica. La camorra ha sempre fatto schifo. I camorristi non rispettano nessuno”.