Toni Capuozzo lancia l'allarme: "Perché gli Usa accompagnano per mano l'Italia in guerra"

Secondo Toni Capuozzo, i negoziati per risolvere la guerra in Ucraina non devono essere tenuti tra Kiev e Mosca bensì tra gli Stati Uniti d’America e il Cremlino. L’ex inviato di guerra, intervenuto al talk Quarta Repubblica, ha inoltre dichiarato che l’Italia deve stare molto attenta a non farsi coinvolgere in un conflitto che potrebbe rivelarsi ancor più funesto di quel che già è.

Capuozzo: “Perché i negoziati non devono essere tra Mosca e Kiev ma tra Usa e Russia”

“Credo che il problema siano gli Stati Uniti. Certo c”è l’enorme problema di Putin e della Russia, ma non si arriverà a un negoziato tra Ucraina e Mosca; bisogna arrivare a un negoziato tra Usa e Russia” perché l’altra faccia del problema sono proprio gli Usa” Così Capuozzo ospite su Rete Quattro nella trasmissione condotta dal collega Nicola Porro.

“Cosa intendono gli Usa per vittoria?”, si è chiesto Capuozzo, sostenendo che in questo momento Washington sembra non avere le idee chiare su che linea seguire per risolvere la questione bellica: “Perché la sopravvivenza di Kiev, la difesa di Zelensky, della libertà va benissimo, ma i territori abitati da ucraini russofoni nell’Est… Facciamo la guerra per Mariupol?”.

Fonte foto: ANSA

“Ho la sensazione – ha proseguito il giornalista passando ad analizzare la vicenda dal punto di vista italiano – che gli Stati Uniti, un po’ senza idee chiare e senza strategia di vittoria, ci stiano accompagnando per mano in un’avventura bellica che la maggior parte del paese reale in Italia non condivide”.

“Fin quando si trattava di muoversi sull’emozione, l’indignazione e la solidarietà per Kiev “strangolata” era un conto… Ripeto, l’Ucraina non ha sovranità su quei territori da 8 anni , è una guerra in cui ci siamo infilati senza accorgerci e rischia di trasformarsi in un qualcosa di molto peggio”, ha concluso Capuozzo, riferendosi ai territori contesi tra Kiev e Mosca.

Usa e Russia, tensione alle stelle tra la Casa Bianca e il Cremlino

Nel frattempo la situazione tra la Casa Bianca e il Cremlino continua a essere tesissima, con Joe Biden che non smette di usare toni durissimi nei confronti di Vladimir Putin. Un atteggiamento che secondo diversi analisti potrebbe rivelarsi un boomerang e foriero di nuove tensioni che potrebbero sfociare in altre azioni militari piuttosto che in proficui risvolti diplomatici.

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