Taser per le forze dell'ordine, arriva l'ok del governo
La nuova arma, già sperimentata in 12 città, entrerà ufficialmente nelle dotazioni delle forze di polizia
Il taser sta per entrare ufficialmente nelle dotazioni di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Domani, riferisce l’Ansa, il Consiglio dei ministri approverà in via preliminare il Regolamento che disciplina l’impiego della pistola a impulsi elettrici; dopo un passaggio al Consiglio di Stato per un parere, il provvedimento tornerà in Cdm per il via libera definitivo.
A quel punto in tutta Italia il personale delle forze dell’ordine potrà portare in fondina il nuovo strumento di dissuasione, già utilizzato in via sperimentale in 12 città.
C’è già una quota di agenti abilitati all’uso del taser, addestrati da formatori qualificati presso il Centro nazionale di sperimentazione di Nettuno L’addestramento – a cura di formatori qualificati e abilitati dall’azienda produttrice della pistola, modello X2 – è stato svolto presso il Centro nazionale di sperimentazione di Nettuno.
Il Dipartimento della Pubblica sicurezza ha emesso delle linee guida per l’uso di quella che viene definita “un’arma propria”. La distanza consigliabile per un tiro efficace è dai 3 ai 7 metri.
Il taser “va mostrato senza esser impugnato per far desistere il soggetto dalla condotta in atto”. Se il tentativo fallisce si spara il colpo, ma occorre “considerare per quanto possibile il contesto dell’intervento ed i rischi associati con la caduta della persona dopo che la stessa è stata attinta”.
Bisogna inoltre tener conto della “visibile condizione di vulnerabilità” del soggetto (ad esempio una donna incinta) e fare attenzione all’ambiente circostante per il rischio di incendi, esplosioni, scosse elettriche.
Fonte foto: Ansa