Si allarga il richiamo dei lotti di Castelmagno DOP Ritirati dai supermercati: rischio Escherichia Coli
Rischio Escherichia Coli, Ministero della Salute dispone nuovi provvedimenti per il ritiro dai supermercati di altrettanti lotti di Castelmagno DOP
Nuovi provvedimenti dal Ministero della Salute, che ha disposto il richiamo dagli scaffali dei supermercati di due lotti di formaggio Castelmagno DOP per il rischio di contaminazione alimentare, in entrambi i casi dal batterio Escherichia Coli “verocitotossico” (Stec o Vtec). Ecco quali sono i lotti interessati dai ritiri.
- Formaggio Castelmagno DOP ritirato
- I lotti interessati dai ritiri
- Cos’è e come prevenire l’Escherichia Coli
Formaggio Castelmagno DOP ritirato
Tra il 29 di febbraio e il primo marzo, il Ministero della Salute ha emesso due nuovi provvedimenti per il ritiro dagli scaffali dei supermercati di altrettanti lotti di formaggio Castelmagno DOP.
Per entrambi i richiami ordinati dal ministero, la motivazione è il rischio microbiologico di contaminazione alimentare, per la possibile “presenza di Escherichia Coli produttori Shiga-tossina STEC”.
Le due tipologie di Castelmagno DOP interessato dal richiamo del Ministero della Salute per possibile contaminazione alimentare per Escherichia Coli
Per i due lotti, che presentano marchi e scadenze differenti, la raccomandazione è di “non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita”.
I lotti interessati dai ritiri
Il richiamo del 29 febbraio riguarda il Castelmagno DOP a marchio “Beppino Occelli”, prodotto e commercializzato dalla Beppino Occelli Agrinatura srl, con sede in località Prella a Farigliano (Cuneo). I lotti interessati, che vengono venduti in peso variabile, sono il n 23147011 e il n° 23154011, con date di scadenza che vanno dal 02/03/2024 al 12/05/2024.
Il secondo richiamo interessa invece il Castelmagno DOP “Prodotto della Montagna” a marchio Tino Paiolo–La Bruna, prodotto e commercializzato dalla Società Agricola La Bruna s.s., con sede a Monterosso Grana (Cuneo). I lotti interessati, che vengono venduti in forme intere da 2 kg, sono il n 23147011 e il n° 23154011, con date di scadenza che vanno dal 15/03/2024 al 18/03/2024.
Per entrambi i prodotti interessati dai ritiri, il rischio dichiarato dal Ministero è quello di contaminazione microbiologica per la possibile presenza di Escherichia Coli.
Cos’è e come prevenire l’Escherichia Coli
Come riporta l’Istituto Superiore di Sanità, “gli Escherichia Coli (E. coli) sono batteri che si trovano naturalmente nell’ambiente, negli alimenti e nell’intestino delle persone e degli animali. Sebbene la maggior parte degli E. coli siano innocui, alcuni possono causare gravi forme di malattia nell’uomo come gli E. coli produttori di Shiga tossina (STEC)”.
“L’infezione da STEC – chiarisce poi l’ISS – può causare diarrea (spesso con sangue), crampi allo stomaco e vomito. La maggior parte delle persone infette da STEC migliora da sola, ma per alcuni l’infezione da STEC può essere molto grave, come nei bambini, e può essere persino mortale”.
Queste infezioni possono trasmettersi attraverso il “consumo di alimenti contaminati”, sia di origine animale che vegetale, attraverso il “contatto con animali con infezione da STEC o con “ambienti frequentati da animali, tramite l’ingestione accidentale di acqua contaminata e tramite il contatto con altre persone infette da STEC”.
Tra le più importanti indicazioni per la prevenzione, l’ISS raccomanda di lavare le mani dopo aver usato il bagno, aver toccato animali o visitato aree frequentate da animali, e di cucinare correttamente gli alimenti, lavando frutta e verdura, separando quelli crudi dai cotti e facendo attenzione a non ingerire acque non controllate.