"Se muoio è stata mia moglie", giallo sull'sms all'amante: il caso
Un sms inviato all'amante ha fatto partire un'inchiesta sulla morte di un uomo a Torino, inizialmente ritenuta naturale
La procura di Torino ha aperto un’inchiesta sulla morte, inizialmente ritenuta naturale, di un uomo di cinquant’anni, dopo che l’amante, che vive in Puglia, si è rivolta ai carabinieri dopo aver ricevuto un sms dalla vittima poco prima che morisse. L’sms, come riporta l’edizione locale di Repubblica, recitava: “Se domani mi trovano morto è stata mia moglie, chiama la polizia”.
La vicenda risale allo scorso aprile, quando l’uomo è stato trovato morto nel suo appartamento dalla moglie. Inizialmente il decesso era apparso naturale, dal momento che l’uomo soffriva di un tumore al cavo orale e le sue condizioni di salute erano compromesse anche dalla dipendenza dall’alcol.
Ma quell’sms, inviato appena il giorno prima della morte del cinquantenne, ha spinto gli inquirenti a ipotizzare uno scenario diverso. Sul corpo riesumato è stata effettuata l’autopsia, da cui sarebbero emerse lesioni interne compatibili con una morte violenta, come uno strangolamento.
Stando alle testimonianze raccolte tra i conoscenti della coppia, i due avevano continui litigi: la vita coniugale si era inasprita soprattutto dopo la scoperta dell’amante, che ora punta il dito contro la moglie della vittima.
La moglie è stata iscritta nel registro degli indagati per omicidio, ma dal canto suo si professa innocente e non sono emerse a suo carico delle prove circa la sua presunta responsabilità.
Fonte foto: ANSA