Scuola, è allarme: piovono richieste di esonero dei docenti
Molti insegnanti in condizioni di salute "fragili" chiedono di essere esonerati dal servizio. Cosa dicono le regole
Con l’approssimarsi della riapertura delle scuole sono iniziate ad arrivare ai presidi lettere di insegnanti in condizioni di salute “fragili” che chiedono di poter essere esonerati dal servizio. Una situazione che rischia di lasciare gli studenti senza professori, nonostante l’assunzione di 85 mila insegnanti disposta dalla ministra dell’Istruzione Azzolina. Una problematica che va ad aggiungersi alle tante da affrontare per garantire la sicurezza del nuovo anno scolastico.
In alcune regioni, come Veneto, Liguria e Campania, è già suonato il campanello d’allarme. Il Corriere della Sera riporta che la direttrice dell’Ufficio scolastico del Veneto, Carmela Palumbo, ha denunciato centinaia di lettere del genere arrivate ai presidi.
Si tratta dei cosiddetti “lavoratori fragili”: viene così defnito per legge chi è affetto da più patologie contemporaneamente, gli immunodepressi, i pazienti oncologici e chi ha più di 55 anni. Per tutte queste persone il contagio da Covid-19 potrebbe avere serie conseguenze, anche mortali.
Il problema per i dirigenti scolastici è che mancano delle linee guida su come comportarsi con questi dipendenti una volta che il medico ne ha certificato la condizione di salute “fragile”.
Devono essere lasciati a casa in malattia o spostati ad altra mansione? Oppure possono lavorare se si prendono ulteriori misure di sicurezza, come la visiera o le mascherine FFP2? C’è anche l’ipotesi del ricorso allo smart working, ma appare poco praticabile, con i ragazzi da soli in classe e l’insegnante collegato da casa.
Sul tema, nel protocollo sulla sicurezza firmato dai sindacati si rinviava a un approfondimento che non è stato ancora fatto.
Giuseppe Bonelli, dirigente dell’ufficio territoriale di Brescia, ha spiegato al Corriere che “mancano due passaggi fondamentali: la definizione di quali patologie rientrino nella categoria dei lavoratori fragili e la procedura per la loro messa in sicurezza”.