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Perché l'Italia è ancora in stato di emergenza: dal Covid all'Ucraina, cosa cambia e quanto dura

Finisce dopo oltre due anni lo stato di emergenza per il Covid, ma il governo ne ha deciso un altro per la guerra in Ucraina: cosa cambia per l'Italia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Finirà oggi, 31 marzo 2022, lo stato d’emergenza per la pandemia Covid iniziato il 31 gennaio 2020 e prorogato in più occasioni dal governo. Da venerdì 1 aprile 2022 saranno revocate gradualmente tutte le restrizioni anti contagio, dall’archiviazione del sistema delle zone colorate al progressivo superamento del Green pass. È stato però deciso un nuovo stato di emergenza, con scadenza al 31 dicembre 2022, che non ha nulla a che fare con la pandemia, bensì con la guerra in Ucraina.

Perché l’Italia è ancora in stato di emergenza

Oggi, 31 marzo 2022, termina lo stato di emergenza proclamato più di due anni da dal governo per affrontare al meglio la pandemia del coronavirus. Il 28 febbraio 2022 però il Consiglio dei ministri ha proclamato un nuovo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2022.

Il nuovo stato di emergenza è stato dichiarato per la guerra in corso tra Ucraina e Russia e non ha nessun collegamento con quello legato al Covid che scade oggi.

Come ha spiegato il presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenendo il 1 marzo al Senato, si tratta di “un impegno di solidarietà, che non avrà conseguenze per gli italiani, e che non cambia la decisione di porre fine il 31 marzo allo stato di emergenza per il Covid-19″.

Nuovo stato di emergenza per l’Ucraina

Il nuovo stato di emergenza umanitaria è stato deciso il 28 febbraio scorso dal Consiglio dei ministri, che ha approvato un decreto legge che introduce misure urgenti relative alla guerra in corso in Ucraina.

Perché l'Italia è ancora in stato di emergenza: dal Covid all'Ucraina, cosa cambia e quanto dura
 Un convoglio di aiuti umanitari per l’Ucraina partito da Milano

Il nuovo stato di emergenza relativo alla guerra in Ucraina avrà una durata fino al 31 dicembre 2022, con possibilità di revoca anticipata qualora non fosse più necessario.

Lo stato di emergenza umanitaria è stato deciso per far fronte alle eccezionali esigenze di accoglienza dei cittadini ucraini in fuga dalla guerra e consente l’attivazione rapida di servizi di assistenza e soccorso da parte della Protezione Civile.

Ma è legato anche alla decisione del governo, ratificata dal Parlamento, di autorizzare fino al 31 dicembre 2022 la vendita di armi e equipaggiamenti militari all’Ucraina, in deroga alla legge che vieta l’esportazione ed il transito di armamenti verso i Paesi in stato di guerra.

Nel decreto infatti si spiega che la vendita di armi è autorizzata “dato il carattere emergenziale della disposizione, per un periodo di tempo limitato fino al 31 dicembre 2022″.

Nuovo stato di emergenza: cosa cambia per gli italiani

Con la proclamazione del nuovo stato di emergenza umanitaria per l’Ucraina non cambia nulla per gli italiani. Il 31 marzo 2022 scade naturalmente lo stato di emergenza per il Covid e dal 1 aprile verranno revocate gradualmente tutte le restrizioni anti contagio, secondo quanto previsto dalla road map del governo.

Il nuovo stato di emergenza per l’Ucraina non ha nulla a che fare con quello legato alla pandemia, non interferisce con la durata di quest’ultimo e non si sovrappongono.

Il nuovo stato di emergenza umanitario non ha alcun tipo d’impatto sulla vita degli italiani: è stato deciso solo per consentire alla Protezione civile una migliore gestione dell’accoglienza dei profughi e dell’invio di aiuti umanitari all’Ucraina.

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Mario Draghi Fonte foto: ANSA
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