Parla il manager della ditta per cui lavoravano i 5 operai morti a Brandizzo: "La scena non si può descrivere"
Il titolare della ditta per cui lavoravano le vittime della strage di Brandizzo racconta i tragici momenti di quella notte: "Mi sono precipitato lì"
Franco Sirianni, il manager della ditta per cui lavoravano i 5 operai morti nell’incidente ferroviario di Brandizzo era lì dopo la strage. “Sono arrivato in stazione. Mi sono messo su quel binario. Ho visto tutto. E ho pianto”, ha raccontato Sirianni in un’intervista al quotidiano ‘La Repubblica‘. Il manager ripercorre i momenti della notte del 30 agosto e ribadisce come “la sicurezza è sempre stata al primo posto“.
- La telefonata nella notte: "Qui è successa una strage"
- Le indagini sull'incidente, Sirianni: "La sicurezza è sempre stata al primo posto"
- Il video di una delle vittime
La telefonata nella notte: “Qui è successa una strage”
A distanza di una settimana dall’incidente ferroviario di Brandizzo in cui hanno perso la vita cinque operai, il manager della Si.gi.fer (la ditta di Borgo Vercelli per cui lavorano le vittime) ripercorre i drammatici attimi di quella notte.
“Quella notte ero lì”, ha detto Franco Sirianni a ‘La Repubblica‘ spiegando di aver raggiunto la stazione dopo che qualcuno lo ha chiamato allertandolo di quanto accaduto.
Mazzi di fori e un casco di protezione giallo all’ingresso della stazione di Brandizzo in ricordo delle 5 vittime
“Il mio direttore tecnico, Christian Geraci, mi ha chiamato”, ricorda il manager: “Mi ha detto: ‘Qui è successa una strage‘”.
Una volta raggiunti binari, Sirianni si sarebbe ritrovato davanti alla strage compiuta. “Mi sono precipitato là – racconta -. Quella scena non si può descrivere“.
Le indagini sull’incidente, Sirianni: “La sicurezza è sempre stata al primo posto”
La Procura di Ivrea porta avanti le indagini sul disastro di Bradizzo con l’ipotesi di reato di omicidio plurimo con dolo eventuale.
Bisogna chiarire se l’inizio dei lavori di manutenzione sulle rotaie prima dell’interruzione della linea fosse una prassi oppure sia stata frutto di imprudenza.
“Non è assolutamente una cosa normale”, dice Sirianni a ‘La Repubblica‘. “Per noi la sicurezza è sempre stata al primo posto“, aggiunge raccontando che “non volevo nemmeno che usassero il cellulare durante i lavori, se no potevano distrarsi”.
Il manager, inoltre, confessa: “Sono stufo di leggere certe cose che si scrivono di me. Che io non penso alle famiglie. Se sono il primo che è arrivato là”.
Il video di una delle vittime
Al centro delle indagini, adesso, c’è il video registrato da una delle vittime: l’operaio Kevin Laganà. “Quando arriva il treno vi avviso”, si sente nel filmato girato pochi minuti prima del passaggio del treno.
“Non sono riuscito a guardarlo”, dice il manager della Si.gi.fer. Avrebbe visto solo i primi minuti: “Poi ho pianto e mi sono dovuto fermare”, racconta.
Il video in questione potrebbe aggravare la posizione dell’indagato Antonio Massa, l’addetto di Rfi al cantiere di Brandizzo.
Dalle immagini, infatti, emergerebbe che Massa avrebbe dato l’autorizzazione per l’inizio dei lavori sui binari senza aspettare l’interruzione della linea.