Omicidio Ciatti, c'è la sentenza: condannato per omicidio volontario il ceceno Bissoultanov
La sentenza del tribunale spagnolo di Girona: il ceceno Bissoultanov è stato condannato per l'omicidio volontario di Niccolò Ciatti
Il tribunale di Girona, in Spagna, ha condannato per omicidio volontario Rassoul Bissoultanov, il cittadino russo di origini cecene accusato del brutale assassinio di Niccolò Ciatti, il 22enne italiano ucciso nell’agosto 2017 in una discoteca a Lloret del Mar. Assolto invece l’altro imputato, Mostar Magomedov. Nei prossimi giorni il giudice stabilirà l’entità della pena, compresa tra i 15 e i 25 anni di carcere.
Omicidio Ciatti, Bissoultanov condannato per omicidio volontario
È stato condannato per omicidio volontario Rassoul Bissoultanov, il ceceno di 28 anni che partecipò al pestaggio del 22enne toscano Niccolò Ciatti, morto nell’agosto del 2017 a Lloret del mar, in Costa Brava.
Lo ha stabilito la giuria popolare del Tribunale di Girona, in Spagna, a conclusione del processo sull’omicidio del giovane italiano. Assolto, invece, l’amico di Bissoultanov che erano con lui quella notte, Movsar Magomadov, 22 anni.
Come ha spiegato all’Ansa il legale della famiglia, Agnese Usai, spetterà ora al giudice stabilire l’entità della pena. La pubblica accusa ha chiesto per Bissoultanov 24 anni di carcere e 9 di libertà vigilata.
Omicidio di Niccolò Ciatti, la vicenda
L’omicidio di Niccolò Ciatti avvenne la notte tra l’11 e il 12 agosto del 2017 all’interno della discoteca St Trop di Lloret del Mar, dove il 22enne di Scandicci stava trascorrendo con i suoi amici l’ultima serata della vacanza in Spagna.
Secondo quanto ricostruito, Bissoultanov e due suoi amici ceceni presero di mira Ciatti e lo aggredirono sulla pista da ballo del locale. Il 28enne esperto di arti marziali sferrò un violento calcio alla testa dell’italiano mentre questi era a terra indifeso. Ciatti non si rialzò più, morendo in ospedale alcune ore dopo.
Niccolò Ciatti venne ucciso nell’agosto 2017 a Lloret del Mar
Omicidio Ciatti, la sentenza: fu omicidio volontario
Secondo i giudici e la giuria popolare spagnoli l’assassinio di Niccolò Ciatti fu un omicidio volontario. I legali di Bissoultanov avevano tentato di escludere la volontarietà, sostenendo che il 28enne non voleva ammazzare Ciatti e che non pensava che un calcio lo avrebbe ucciso.
La giuria popolare ha accolto la tesi dell’accusa, che aveva dimostrato come il 28enne fosse un esperto lottatore con una approfondita conoscenza delle arti marziali, e dunque sapesse perfettamente che quel calcio avrebbe potuto uccidere un uomo.
Decisive per la condanna le immagini del video che mostrano il pestaggio e le testimonianze di medici, esperti della polizia scientifica e delle tante persone presenti quella notte in discoteca.