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Mixed by Erry vuole fare causa a Amazon: gli ex pirati delle audiocassette rivogliono il loro marchio

I fratelli Frattasio di Mixed by Erry portano Amazon in tribunale per aver usato il loro marchio

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Mixed by Erry in tribunale, da accusatori. Gli ex pirati delle musicassette, protagonisti di un film appena uscito diretto da Sidney Sibilia, fanno causa ad Amazon per l’utilizzo del loro logo.

La causa di Mixed by Erry

Da condannati ad accusati. I fratelli Enrico e Beppe Frattasio, che tra la fine degli anni ’70 e gli anni 90 organizzarono un sistema di pirateria di musicassette dietro al marchio Mixed by Erry, faranno causa ad Amazon.

Come riportato dal quotidiano ‘La Stampa’, i due hanno denunciato il colosso americano per utilizzo improprio del loro marchio, spopolato a seguito dell’uscita del film che racconta la loro storia.

Mixed by Erry AmazonFonte foto: ANSA
Cassette create da Mixed by Erry, con stampato il marchio

Sulla piattaforma di e-commerce sarebbero apparse magliette, felpe e altro merchandise con il marchio Mixed by Erry, senza che però i fratelli avessero dato autorizzazione alla commercializzazione di oggetti con sopra quella che è loro proprietà intellettuale.

I pirati contro la multinazionale

Fosse stato un piccolo negozio, un ragazzo o un poveretto avremmo lasciato perdere, ci poteva anche stare, ma con Amazon è diverso. Se ce ne avessero parlato avremmo potuto magari accordarci, così ci avremmo guadagnato anche noi, ma così no” hanno dichiarato i due fratelli.

Gli avvocati preparano la denuncia, ma non è detto che la vicenda finisca in tribunale. Amazon potrebbe infatti decidere di accordarsi con i fratelli, trovando un punto d’incontro e pagando parte dei danni.

Il film e la storia vera

La storia dei fratelli Frattasio è stata raccontata in un film dal regista italiano Sidney Sibilia. Nella pellicola Enrico “Erry”, che sogna di fare il DJ, inizia a vendere ai suoi conoscenti di Forcella delle musicassette con compilation fatte da lui.

Il piccolo business si ingrandisce andando a coinvolgere grandi produttori di cassette vergini, ex contrabbandieri di sigarette, arrivando ad attirare l’attenzione della guardia di Finanza e ad espandersi anche a livello internazionale.

Una storia vera che è anche una delle più grandi operazioni di pirateria musicale della storia del nostro Paese. Il tutto prima che internet sdoganasse l’acquisizione illegale di musica negli anni 2000.

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