Omofobia, turisti aggrediti al ristorante: replica del titolare
Tre turisti omosessuali sarebbero stati insultati e cacciati da un ristorante a Marzamemi per aver criticato il cibo e il conto. Risponde il gestore
Il giorno dopo il rinvio a settembre del voto sulla legge Zan contro l’omotransfobia e la violenza di genere, la cui proposta è stata approvata dalla commissione Giustizia della Camera nella notte tra il 28 e il 29 luglio, emerge la notizia di tre turisti vittime di un’aggressione omofoba in un noto ristorante di Marzamemi, famoso borgo di Pachino, in provincia di Siracusa, uno dei luoghi simbolo dell’estate siciliana, punto di riferimento della movida. La storia è stata raccontata dalla presidente dell’Arcigay locale, Lucia Scala.
I motivi dell’aggressione
A scatenare l’aggressione nei confronti dei tre giovani turisti, insultati con frasi omofobe e cacciati dal ristorante, sarebbe stata la critica al cibo e al conto.
Lucia Scala, nel suo racconto, ha specificato che uno dei tre giovani, in maniera educata e in disparte, avrebbe manifestato il suo pensiero al proprietario palesando la propria delusione.
Il proprietario avrebbe risposto insultando i tre turisti, pretendendo l’immediato pagamento e l’abbandono del locale.
L’attacco per il loro orientamento sessuale ha lasciato di stucco i tre turisti, che amareggiati e delusi sono andati via.
“Un fatto increscioso che insulta l’intera comunità Lgbt in uno splendido posto come Marzamemi – ha scritto Lucia Scala -: è inaccettabile che un noto ristorante si possa permettere il lusso di insultare per il proprio orientamento sessuale dei clienti che non hanno gradito né la cena né il servizio ricevuto e che il concetto ‘omofobo’ venga ripetuto con ironia anche a seguito di una recensione negativa“.
Secondo la presidente dell’Arcigay c’è bisogno “più che mai di una legge in merito, che tuteli i diritti della comunità Lgbt, affinché chi si permette di puntare il dito, offendere e schernire degli esseri umani per il proprio orientamento sessuale venga punito”.
La versione del ristoratore
La versione del ristoratore, su Tripadvisor (app che raccoglie le recensioni e le esperienze dei viaggiatori), è un’altra.
La guida che accompagnava i tre turisti, “visibilmente ammaliata dalla prestanza fisica dei tre e sognante di una notte di passione”, per questo motivo avrebbe chiesto di non far pagare il conto onde evitare delle recensioni negative.
Secondo quanto riportato dallo stesso proprietario, alla conclusione dell’accesa discussione, la finanza – chiamata dai turisti – gli avrebbe dato ragione, così i clienti hanno pagato e sono andati via.
Nessun accenno ad insulti di natura omofoba, comunque pubblicati su Tripadvisor, in risposta alla recensione negativa.
Infatti, per l’uomo il turista “spagnolo ha solo mangiato arance marocchine in vita sua”, l’inglese non apprezza la mozzarella di bufala perché è “abituato al cheddar” e il tedesco è un “discendente del popolo dei germani esperti in allevamento di pecore” dunque non sarebbe in grado di apprezzare il buon pesce locale. Un’osservazione fuori luogo viene poi fatta sul cognome di uno dei tre: “Angulo, un nome una garanzia“.