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Il video di Carlo Calenda mentre insegue gli operai Marelli che lo ignorano: "Non mi volete parlare"

Delusione per Carlo Calenda che si è recato allo stabilimento Magneti Marelli di Crevalcore, in provincia di Bologna, per cercare (inutilmente) di parlare con gli operai

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Non è stata delle migliori la visita di Carlo Calenda allo stabilimento di Crevalcore della Magneti Marelli: il leader di Azione ha cercato di parlare con gli operai in mobilitazione, ma è stato ignorato. Calenda ha dunque cercato di seguire un manipolo di operai, delegati Fiom, che però si sono chiusi nel riserbo.

La visita di Calenda alla Magneti Marelli

“Non volete parlare? Non volete confrontarvi? Non pensate che sia utile?”, ha detto Calenda cercando di attirare, inutilmente, l’attenzione di un gruppo di lavoratori diffidenti.

“Non è che li posso inseguire fino a casa”, ha aggiunto. “Fino ai cancelli sì, se vogliono parlare…”

“Mi pare di capire che non ci sia interesse al confronto. Perché qui si sta consumando una crisi cominciata nel 2018“, ha poi detto Calenda ai giornalisti.

“La Fiom può fare quello che vuole: può non voler parlare con me, può andarsene da un’altra parte, può minacciare i blocchi, può mobilitare le persone, ma le risposte le deve dare ai lavoratori”, ha aggiunto.

“Questo che state vedendo si ripeterà in tutte le fabbriche Magneti Marelli e Stellantis perché nessuno ci sta lavorando. Non si sta facendo una mobilitazione nazionale sull’auto”.

Operai protestano contro la chiusura dell’impianto

Gli operai erano in presidio per protestare contro la chiusura dell’impianto della provincia di Bologna decisa dalla sede centrale.

A Crevalcore sono 230 le persone che rischiano di perdere il posto di lavoro.

Lo storico marchio Magneti Marelli è stato acquisito dal Fondo americano KKR e ora si paventa lo stop allo stabilimento.

La visita di Calenda non è andata giù agli operai, che quando l’hanno visto arrivare hanno improvvisato un’assemblea.

Nei giorni precedenti Calenda aveva accusato i sindacati, e in particolar modo Maurizio Landini, di non aver fatto tutto il necessario per salvare i posti di lavoro a causa di altri interessi.

Per questo la Fiom-Cgil ha fatto sapere che la presenza di Calenda non sarebbe stata accolta con calore.

Naike Gruppioni contro Carlo Calenda

L’imprenditrice bolognese e deputata di Italia Viva Naike Gruppioni ha duramente criticato la visita di Calenda.

“Non solo per il mio impegno in politica ma anche e soprattutto perché sono una imprenditrice. So che cosa è il lavoro. Portare solidarietà agli operai, proporre soluzioni è compito anche della politica”, ha detto Gruppioni.

“Ma partiamo dal merito: proporre una mobilitazione dell’automotive, fra l’altro, non è una soluzione ma solo populismo. Parlando del metodo, poi, andare in mezzo a uomini e donne che stanno perdendo il lavoro alla ricerca di facili consensi è quanto di più lontano ci sia dalla politica”, ha aggiunto.

“Calenda finge di fare il manager ma si ridicolizza: gli operai lo capiscono bene e si rifiutano giustamente di ascoltarlo”.

“Se Calenda – ha concluso la deputata – avesse idea di cosa significa fare impresa conoscerebbe anche chi quelle imprese le tiene in piedi ogni giorno: i lavoratori. È chiaro che non ne ha la più pallida idea“.

Carlo Calenda ignorato dagli operai Magneti Marelli Fonte foto: ANSA
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