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Ignazio La Russa potrebbe far entrare gli animali in Senato: "Non sono contrario, ma i cani li lascio a casa"

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha detto la sua sulla questione dell’ingresso degli animali domestici a Palazzo Madama: “Perché no, anche le capre”

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Si torna a parlare di animali domestici in Senato. E a farlo è di nuovo il presidente Ignazio La Russa, che pochi giorni fa, come raccontato dal Fatto Quotidiano, ha presentato una richiesta ai questori dell’aula per valutare la questione. Intervistato durante il programma “L’aria che tira”, su La7, La Russa ha spiegato come è nata l’idea di valutare l’ipotesi di permettere ai frequentatori di Palazzo Madama di portare animali sul posto di lavoro.

La Russa: “Non porterei i miei cani”

“Cani, gatti, uccellini. Perché no, anche le capre. È una battuta”, ha sdrammatizzato La Russa durante la trasmissione televisiva. “Io che sono amante degli animali ho dato ai questori il compito di esaminare questa ipotesi”, ha ammesso il presidente del Senato.

Tuttavia, sempre La Russa ha precisato che, anche se consentito, lui lascerebbe a casa i suoi cani: “Ci manca solo che vado a Palazzo Madama con i cani”.

Com’è nata la proposta di permettere l’ingresso degli animali

Nel corso della stessa intervista, La Russa ha spiegato come è nata la proposta. “Prima la Brambilla e poi la mia amica Biancofiore mi hanno sollecitato ad esaminare questa ipotesi di portare gli animali domestici non nell’aula, ma negli uffici”, ha detto La Russa.

Se Michela Vittoria Brambilla è nota per il suo impegno a favore delle cause animaliste, Michaela Biancofiore è molto legata alla sua carlina Puggy, che porterebbe volentieri in ufficio. Ma al momento gli animali domestici in Senato sono vietati, quindi servirebbe un regolamento ad hoc per permetterlo.

E il presidente del Senato Ignazio La Russa non ha nascosto di essere a favore di questa proposta.

La polemica con la senatrice leghista Laura Ravetto

Pochi giorni fa la stessa Biancofiore aveva definito “inaccettabile” che gli animali domestici possano entrare ovunque “ma non negli uffici di chi scrive le leggi, tra le quali la riforma che ha inserito la tutela degli animali in Costituzione”.

Una presa di posizione censurata da Laura Ravetto, senatrice leghista, che da parte sua aveva definito “curioso” il fatto che si stia discutendo di “far entrare cani e gatti in Parlamento” quando “come madre, non posso far entrare mia figlia di 5 anni se per caso la babysitter è malata o non può”.

Riassumendo, sulla proposta di permettere agli animali domestici l’ingresso in Senato non mancano diversità di vedute anche all’interno della maggioranza di centrodestra.

Ignazio La Russa potrebbe far entrare gli animali in Senato Fonte foto: ANSA
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