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Guerra Ucraina-Russia: direttore d'orchestra ucraino ucciso perché rifiuta di suonare per i russi

Il direttore dell'Orchestra filarmonica di Kherson ucciso a casa sua dai russi: Yuriy Kerpatenko si era rifiutato di suonare per gli occupanti

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Yuriy Kerpatenko, direttore dell’Orchestra filarmonica di Kherson, è stato ucciso dai russi perché si è rifiutato di suonare per l’esercito di Putin.

Il direttore Yuriy Kerpatenko ucciso a casa sua

A Kerpatenko era stato chiesto di partecipare a un’esibizione in onore dell’esercito russo. Dopo il suo secco no, un commando di soldati ha fatto irruzione nella sua abitazione e lo ha giustiziato sul posto.

La notizia è stata resa dal Ministero della cultura ucraino tramite un post su Facebook.

Questa la nota del Ministero affidata al social network: “Si è saputo del brutale omicidio del direttore del Kherson Music and Drama Theatre. Dopo che Kerpatenko si è rifiutato di collaborare con gli occupanti, l’esercito russo lo ha ucciso a colpi di arma da fuoco nella sua stessa casa”.

L’omicidio è avvenuto lo scorso mercoledì 12 ottobre.

L'incerto futuro di Kherson: sarà una città russa o ucraina? Dalla doppia moneta all'ipotesi di un referendumFonte foto: ANSA
Una pattuglia di soldati russi in Ucraina.

Yuriy Kerpatenko lavorava nella Filarmonica di Kherson dal 2000. Dal 2004 era diventato direttore del Mykola Kulish Kherson Music and Drama Theatre.

Continuano le rappresaglie e la strategia del terrore russe. Dopo i missili sull’ambasciata tedesca a Kiev, oggi si apprende dunque che è caduta la testa di un intellettuale ucraino.

L’ardente patriottismo di Yuriy Kerpatenko

Fin dall’inizio del conflitto Yuriy Kerpatenko aveva espresso il suo patriottismo e il suo disgusto per gli occupanti russi.

“Gloria all’Ucraina! Amo la nostra Kherson!!!”, scrive Kerpatenko in un post Facebook datato 18 maggio.

In un post del 28 aprile Kerpatenko critica la dottrina putiniana, ovvero l’idea che tutti i popoli che parlano una determinata lingua debbano essere uniti sotto un’unica bandiera. Nel caso specifico, il riferimento è alle regioni russofone ucraine che Putin vorrebbe annettere.

Così scrive Kerpatenko al riguardo: “Solo qualche spunto di riflessione. C’è il Belgio e non esiste lingua belga. E c’è un paese”.

Il 25 aprile viene pubblicata una dichiarazione d’amore per la patria e la libertà: “L’essenza dell’Ucraina è la libertà in senso lato”.

L’ultimo post Facebook di Yuriy Kerpatenko risale al 29 maggio ed è una stoccata a Valery Sheludko, un dipendente del teatro di Kherson con il ruolo di guardia di sicurezza.

Dopo l’occupazione russa della città, Valery Sheludko ha deciso di collaborare coi russi ed è stato promosso a ruolo di direttore del teatro.

“Da quanto ho capito – scrive Yuriy Kerpatenko – Valery Sheludko ha deciso di lavorare con gli Orchi come regista teatrale. Questo spiega molte cose…

Un commento profetico

Il post riceve quasi cento like e commenti. Un commento, in particolare, suona profetico e sembra anticipare la fine di Yuriy Kerpatenko: “Nulla cambia come nel 2017, gli occupanti russi distruggono intelligenza pensante e persone di talento. Memoria eterna ad un vero patriota e figlio dell’Ucraina”.

Oggi Yuriy Kerpatenko è considerato un martire e un eroe dal popolo ucraino.

Guerra Ucraina-Russia: direttore d'orchestra ucraino ucciso perché rifiuta di suonare per i russi Fonte foto: Ansa
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