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Gubbio, pesce crudo e dissenteria: il caso che ha infiammato i social. Ma come stanno davvero le cose?

La storia del pranzo di pesce crudo a Gubbio fra realtà e fake news che parlano di feroci attacchi di dissenteria fra i commensali. Cosa c'è di vero?

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il: - Ultimo aggiornamento:

Si sarebbero riuniti a pranzo per consumare il pesce appena pescato, ma il momento conviviale sarebbe finito male. È la storia che ha fatto il giro del web, con tanto di audio e video rimbalzati sui social, su circa 100 persone che a Gubbio sarebbero state colpite da un’intossicazione alimentare.

Sull’episodio ci sarebbero però diversi elementi ancora poco chiari e con il passare delle ore la notizia è andata via via sgonfiandosi rivelandosi in gran parte una fake news.

Pranzo di pesce finisce male? Puzza di fake

La notizia riportata da tutte le maggiori testate nazionali è diventata virale in pochissime ore, con la diffusione di immagini e audio espliciti su quello che sarebbe accaduto durante questo pranzo. Secondo le ultime informazioni molte delle foto circolate sarebbero però false e ci sarebbero diversi aspetti della vicenda che non tornano.

Di seguito quello che si sa di certo: l’episodio è avvenuto il 2 ottobre e non risale alla scorsa domenica come inizialmente riportato dai media.

I fatti: un gruppo di circa 100 persone si è riunito in un ristorante del centro per consumare del pesce fresco.

Parte del cibo è stata portata dalla stessa compagnia e il ristorante si è limitato a cucinarlo. Un’altra parte del cibo è stata invece reperita presso un altro ristorante.

Secondo le news virali, poco dopo il pasto alcuni, circa una ventina di commensali, avrebbero accusato forti dolori addominali e nausee, fino a quando la situazione sarebbe degenerata in forti attacchi di dissenteria.

TonnoFonte foto: iSTOCK
Alcuni tonni, foto di repertorio.

Negli audio che circolano sul web si parla di veri e propri attimi di panico con scene di diarree incontenibili.

Secondo le ricostruzioni giornalistiche, però, ci sarebbero stati tre accessi al pronto soccorso fra le persone presenti alla tavolata: un fratello e una sorella che hanno avuto un abbassamento di pressione tale da richiedere l’intervento del 118.

E un terzo individuo che ha avuto bisogno di cure mediche in seguito a un incidente.

La smentita dei commensali

Dopo il diluvio di post sui social, i commensali hanno nettamente smentito che ci siano stati problemi di intossicazioni. Ecco la nota diffusa:

“In merito al pranzo sociale svoltosi in data 2 Ottobre si tiene a precisare che le informazioni divulgate in stampa, radio e varie piattaforme social sono totalmente prive di fondamento”.

“In primis – continua la nota – ribadiamo che non sono state riportate intossicazioni alimentari di nessuna forma, nessuna delle persone partecipanti al pranzo si è recata presso autorità sanitarie ed ha avuto necessità di alcun intervento sanitario”.

“Le due ambulanze accorse sul luogo hanno trasportato per accertamenti due pazienti dimessi nel tardo pomeriggio non evidenziando alcuna intossicazione alimentare nei referti tanto che non ha fatto seguito nessuna segnalazione alle autorità di competenza”.

Come riporta ‘PerugiaToday’, i commensali hanno raccolto il materiale fuorviante pubblicato online e stanno valutando le vie legali.

Il post del ristoratore

In seguito al clamore nato attorno alla vicenda, anche il ristoratore del locale dove si è svolto il pranzo ha scritto su Facebook un post per ridimensionare le notizie circolate:

“Dopo aver constatato che a distanza di giorni tali supposizioni (perché di questo si tratta, solo di ‘chiacchiere’) vengono ancora alimentate da mere voci di popolo mi trovo costretto a replicare”.

“Corrisponde a verità che il giorno del pranzo sia intervenuto, presso il ristorante, personale medico del 118, tuttavia, tale intervento si è reso necessario per problemi personali di salute che hanno afflitto due avventori, ma che nulla hanno a che vedere, in alcun modo, con la qualità e/o tipologia del cibo somministrato presso il ristorante“.

Intervistato da ‘Il Giornale’ il titolare del locale ha specificato che “il pesce crudo lo hanno portato” i clienti “da fuori” e che “lo hanno fatto sfilettare in un altro locale”.

“Quindi – spiega il ristoratore – noi abbiamo solo ospitato le oltre cento persone. Potrebbe bastare questo per giustificarmi – ha aggiunto – ma vorrei smentire ciò che sta circolando sui social. Si tratta di chiacchiere che vengono alimentate da voci di popolo”.

“Si è voluto creare un caso che non esiste pubblicando perfino immagini scabrose false, poiché le persone immortalate non sono nel mio locale“, ha poi concluso.

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