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Green pass obbligatorio, allarme tamponi: cosa succederà lunedì

L'Ufficio Studi della Cgia di Mestre ha lanciato un nuovo allarme sul numero di tamponi in relazione all'obbligo di Green pass

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La nuova emergenza nella gestione della pandemia di Covid-19 in Italia riguarda i tamponi. Stando a quanto denunciato dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, da lunedì 18 ottobre “2 milioni di lavoratori non potranno recarsi in fabbrica o in ufficio perché impossibilitati a farsi il tampone per ottenere il Green pass“.

Secondo l’ufficio studi della Cgia di Mestre, “le farmacie e le strutture pubbliche/private dedicate a questo servizio non sono in grado di compiere giornalmente un numero di test sufficienti per coprire la domanda”.

La possibile conseguenza è che i “lavoratori che, loro malgrado, saranno costretti a rimanere a casa senza retribuzione”.

Green pass e tamponi: i numeri

La stessa Cgia di Mestre ha illustrato alcuni numeri.

Nella nota si legge: “Secondo le stime del Governo sarebbero 3 milioni i lavoratori italiani senza il certificato verde, il 13% circa degli occupati presenti nel nostro Paese. Persone che per accedere al proprio posto di lavoro entro la fine dell’anno dovranno fare ogni 2 giorni il tampone per ottenere il Green pass”.

Il comunicato prosegue così: “Attualmente l’offerta è molto inferiore: ieri (venerdì), ad esempio, il numero di tamponi realizzati in Italia è stato di poco superiore a 506 mila. Ipotizzando un aumento della produttività da parte delle farmacie e delle strutture dedicate a fare questi test, dopodomani (lunedì 18) il numero complessivo potrebbe salire fino a 700 mila. Se a questo numero aggiungiamo le oltre 300 mila persone che per ragioni di salute non sono obbligate al possesso della certificazione, rimarrebbero senza pass circa 2 milioni di lavoratori”.

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