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Golpe in Perù, il Parlamento ha destituito il Presidente Castillo: al suo posto la vice, cosa sta succedendo

Il Parlamento del Perù ha destituito il Presidente Pedro Castillo: in giornata aveva tentato un "golpe" sciogliendo il Congresso

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Terremoto politico in Perù: in giornata il Presidente Pedro Castillo ha tentato un golpe, ma di contro il Parlamento ha promosso la mozione per destituire la massima autorità peruviana, accusata di corruzione e incapacità morale.

Caos in Perù: il Presidente tenta il golpe

Sono ore drammatiche per la politica in Perù ed è guerra aperta tra le sue massime istituzioni: oggi, mercoledì 7 dicembre 2022, il Presidente Pedro Castillo ha annunciato alla nazione la decisione di sciogliere il Congresso e indire subito nuove elezioni.

Una mossa che puntava ad anticipare il voto di impeachment nei suoi confronti, un autentico golpe stando a quanto riferiscono i media locali. Il Parlamento era chiamato a votare sulla presunta “incapacità morale” imputata a Castillo.

L’ordine del giorno era stato accolto con 73 voti a favore, 32 contrari e 6 astensioni. È la terza mozione di sfiducia nei confronti di Castillo, eletto nel 2021 e indagato dalla Procura generale per sospetta corruzione e traffico di favori.

 Il Parlamento destituisce Castillo

Di contro, il Parlamento si è ritrovato per votare lo stesso la destituzione di Castillo e la mozione è ampiamente passata: 101 voti a favore, 6 contro e 10 astensioni secondo quanto riferito dai media esteri.

Subito dopo la votazione, è stata convocata la vice presidente Dina Boluarte per ufficializzare la successione presidenziale. Anche lei nelle ultime ore aveva espressamente parlato di “un colpo di Stato che aggrava la crisi politica e istituzionale”.

Castillo si troverebbe nella sede della Prefettura di Lima in attesa di essere arrestato da una squadra speciale. Nelle scorse ore le forze armate si erano fatte da parte e il capo di Stato maggiore aveva rassegnato le dimissioni. Con lui anche numerosi ministri.

Castillo si difende dalle accuse

Eletto il 28 luglio 2021, Castillo è sempre stato al centro di polemiche e accuse. L’opposizione aveva già presentato altre due mozioni, respinte, per “permanente incapacità morale” del Presidente. Nei suoi confronti, ci sarebbero forti indizi di corruzione e indagini in corso.

Martedì sera, Castillo aveva reagito alle accuse con un comunicato nel quale ha affermato di non essere corrotto. Ha ammesso di aver compiuto errori dettati dall’inesperienza, ma anche di non aver “mai rubato una sola moneta alla mia patria, né ieri né oggi né mai e sarò qui per metterci la faccia e dire l’unica verità: che non sono un corrotto”.

Dal giorno della sua elezione con una coalizione di sinistra, Castillo ha dato vita a cinque governi. Ora il Perù teme di tornare in un periodo di profonda instabilità politica, già vissuto a metà degli anni ’90 sotto l’allora presidente Alberto Fujimori.

Dina Boluarte nuova Presidente

In serata è arrivata la notizia che Dina Boluarte ha prestato giuramento in una seduta straordinaria del Parlamento ed è quindi diventata la prima presidente donna del Perù.

L’ex vicepresidente assume la guida come previsto dalla Costituzione, dopo la sfiducia votata dall’aula nei confronti di Pedro Castillo, arrestato mentre si trovava nella Prefettura di Lima.

In precedenza, avrebbe cercato anche di trovare asilo presso l’ambasciata del Venezuela, ma non sarebbe riuscito a raggiungerla a causa delle molte persone che si sono riversate in strada.

golpe-peru-castillo Fonte foto: ANSA
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