Gasparri contro Francesco Paolantoni e Biagio Izzo: Natività "blasfema e volgare" nello show in Rai
Maurizio Gasparri contro Francesco Paolantoni e Biagio Izzo per la loro rappresentazione della Natività: il caso in commissione di Vigilanza Rai
Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha presentato un quesito in commissione di Vigilanza Rai sulla parodia della Natività proposta dai comici Francesco Paolantoni e Biagio Izzo il 26 dicembre nello show ‘Da Natale a Santo Stefano’ condotto da Stefano De Martino.
- Maurizio Gasparri contro Francesco Paolantoni e Biagio Izzo
- Le altre accuse contro Francesco Paolantoni e Biagio Izzo
Maurizio Gasparri contro Francesco Paolantoni e Biagio Izzo
Maurizio Gasparri, come riporta il ‘Corriere della Sera’, si è rivolto ai vertici della tv di Stato, spiegando che quella proposta in tv da Francesco Paolantoni e Biagio Izzo è stata una “rappresentazione blasfema e volgare, trasmessa su un canale del servizio pubblico proprio nei giorni in cui il mondo cattolico festeggia la Natalità”.
Il senatore di Forza Italia ha presentato un quesito in commissione di Vigilanza Rai, diretto dalla presidente Marinella Soldi e dell’amministratore delegato Roberto Sergio, domandandosi “se la Rai non ritenga che questa rappresentazione sia stata offensiva e abbia urtato fortemente la sensibilità dei telespettatori, credenti e non solo, e quali iniziative intenda intraprendere in merito”.
Biagio Izzo durante lo sketch sulla Natività andato in onda il 26 dicembre 2023 nel corso dello show ‘Da Natale a Santo Stefano’ condotto da Stefano De Martino.
Le altre accuse contro Francesco Paolantoni e Biagio Izzo
La rappresentazione del Presepe di Francesco Paolantoni e Biagio Izzo era già finita nel mirino delle critiche delle Associazioni Pro Vita & Famiglia e Popolo e Libertà, che l’avevano definita “blasfema e volgare”.
Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus e Carlo Giovanardi, fondatore di Popolo e Libertà, avevano dichiarato: “Siamo sdegnati e indignati per la rappresentazione blasfema e volgare”. Secondo Coghe e Giovanardi, sarebbe andato in scena uno “scimmiottamento della Natività dissacrante e di pessimo gusto”, dove San Giuseppe “lamenta di essere stato operato alla prostata e pertanto incapace a procreare” e c’è un uomo travestito da Vergine Maria, rappresentata come “madre svampita che dialoga con un angelo da macchietta”.