Finti panettoni artigianali rivenduti a prezzi maggiorati, denunce e sequestri del Nas in tutta Italia
I Nuclei Antisofisticazioni e Sanità (NAS) hanno sequestrato in tutta Italia quasi duemila panettoni industriali “spacciati” per lievitati artigianali
Negli ultimi anni la richiesta di panettoni “artigianali” è esplosa, rendendo molto richiesto un prodotto che fino a poco tempo fa era di nicchia.
E con il business improvvisamente “lievitato”, molto commercianti hanno provato a fare i furbi rivendendo prodotti industriali come artigianali. Ma ora i NAS li hanno scoperti.
- Il business dei panettoni artigianali
- I controlli dei NAS in tutta Italia
- Una campagna concordata con il ministero
Il business dei panettoni artigianali
Grossi ordini di panettoni dal rivenditore, che consegna centinaia di prodotti industriali, di quelli che abbiamo sempre trovato sugli scaffali dei supermercati.
Il proprietario del locale però, decide di rietichettarli, quintuplicare il prezzo di vendita e proporli al cliente come “prodotto artigianale”.
Una pratica che il blitz dei carabinieri per la Tutela della Salute ha portato alla luce attività commerciali che operavano con queste modalità truffaldine lungo tutto lo Stivale, dalla Lombardia alla Sicilia, con conseguente sequestro di 7,5 tonnellate di prodotti dolciari di vario genere, tra cui 1.775 panettoni e pandori.
I controlli dei NAS in tutta Italia
Controlli a campione in vista delle festività, con risultati a dir poco allarmanti: 37 imprenditori sanzionati per frode in commercio, 231 contestazioni per carenze igienico sanitarie delle materie prime e dei laboratori di pasticceria, il tutto su 882 imprese esaminate.
Delle quasi mille attività ispezionate, in ben 229 sono state rilevate irregolarità (il 26% dei siti controllati), con un sequestro di oltre 10 tonnellate di prodotti dolciari (e non solo), per un totale di 530 violazioni penali rilevate e 365mila euro di sanzioni emesse.
Prodotti ittici e dolci conservati in pessime condizioni e privi di codici di tracciabilità, condizioni igieniche scadenti, con in alcuni casi blatte e scarafaggi trovati a scorrazzare liberi nei locali, hanno portato alla chiusura di numerose pasticcerie e pescherie.
Una campagna concordata con il ministero
Come spiegato dal comandante dei NAS di Milano, tenente colonnello Salvatore Pignatelli: “La campagna di controlli che abbiamo effettuato è stata concordata con il ministero della Salute”.
“In Italia abbiamo standard alti di sicurezza alimentare e una forza di polizia come il NAS che tutto l’anno si occupa di farli rispettare insieme alle altre autorità sanitarie. Nel corso dei controlli abbiamo riscontrato tante irregolarità potenzialmente pericolose per la salute oppure tese a massimizzare i profitti ingannando i consumatori” ha concluso Pignatelli.
In seguito ai controlli sono stati emessi anche 16 provvedimenti di chiusura o sospensione dell’attività di produzione e vendita, e sono stati sospesi 7 tra grossisti e pescherie per carenze igieniche e strutturali.