Festa del 25 aprile in Italia, polemiche al corteo di Roma: striscioni contro la Nato e Mattarella
Nella Capitale c'è chi ha esibito un cartello contro il presidente della Repubblica. Lo striscione di Rifondazione Comunista non è piaciuto all'Anpi
Mentre l’Italia ricorda la Liberazione dal nazifascismo del 25 aprile 1945, esplodono, come ogni anno, le polemiche.
Stavolta a far discutere non solo sono dichiarazioni di segno ambiguo o esplicitamente contro le cerimonie a ricordo dei combattenti che cacciarono gli occupanti, e consegnarono all’Italia un futuro di libertà e democrazia, a volte pagando con la vita: invece i riflettori si sono accesi (anche) su quello che sta accadendo al corteo di Roma che, rispetto alle manifestazioni presenti in altre grandi città, ad esempio Genova o Milano, si configura già come il più “problematico”.
- Corteo del 25 aprile a Roma, Rifondazione Comunista in polemica con Nato e Stati Uniti: "Basta guerre"
- Manifestazione in ricordo della Liberazione nella Capitale, l'imbarazzo dell'Anpi: striscione contro la Nato, "ce ne occuperemo"
- Marcia in ricordo della Resistenza a Roma, porta un cartello contro Mattarella: "Denunciato"
Corteo del 25 aprile a Roma, Rifondazione Comunista in polemica con Nato e Stati Uniti: “Basta guerre”
Rifondazione Comunista ha infatti portato alla marcia uno striscione che recita: “Basta guerre, contro Putin e contro la Nato“. Il concetto è stato ribadito da una raffigurazione su uno stendardo: la morte con tanto di falce che ha per mantello la bandiera degli Stati Uniti.
Manifestazione in ricordo della Liberazione nella Capitale, l’imbarazzo dell’Anpi: striscione contro la Nato, “ce ne occuperemo”
Il presidente provinciale dell’Anpi Roma, Fabrizio De Sanctis, ha subito messo in chiaro di non condividere “queste bandiere”, definendole “inopportune”.
“Adesso ce ne occuperemo – ha dichiarato a La Repubblica. “Siamo grati – ha continuato – agli alleati e alle migliaia di giovani statunitensi morti per la liberazione dell’Italia”. E poi: “Vogliamo mantenere il senso di festa nazionale fondamentale del nostro paese e il senso di commozione per i caduti della Resistenza”.
“Abbiamo sempre condannato l’occupazione di uno Stato sovrano. Il tema centrale è la pace. Noi siamo contro l’invio delle armi e il riarmo dell’Europa”.
Marcia in ricordo della Resistenza a Roma, porta un cartello contro Mattarella: “Denunciato”
Sempre dal corteo di Roma arriva un’altra storia, quella di Mario Vicentini. Ha portato alla marcia un cartello su cui si legge: “Presidente, l’Italia ripudia la guerra, cos’è che non capisci di queste parole?” L’interlocuzione, naturalmente, è all’indirizzo di Mattarella.
“Ieri – ha raccontato a La Repubblica – ero alla Marcia per la pace con questo cartello e la Digos mi ha fermato ed identificato, mi hanno detto che è vilipendio: sono cose che avvengono solo in Turchia e Russia. Sono figlio di un partigiano, con uno zio ucciso alle Fosse Ardeatine. Sono antifascista e contro la guerra, ho tanti difetti”.