Elon Musk rinvia lancio del razzo Starship di SpaceX per colonizzare Marte: ironia su Twitter, cos'è successo
Lancio rinviato per Starship, la navicella di Musk che ha l'obiettivo di riportare l'uomo sulla Luna e puntare a Marte
Si dovrà ancora attendere qualche ora, se non addirittura qualche giorno, per assistere al primo volo orbitale di Starship, il razzo di SpaceX di Elon Musk che ha l’obiettivo di riportare l’uomo sulla Luna e, in futuro, di colonizzare Marte. Un lancio previsto inizialmente per lunedì 17 aprile 2023, prima rimandato di qualche minuto e poi definitivamente cancellato, ma con una finestra di “warning” aperta fino al 21 aprile.
- Starship non parte, il perché dello stop
- Starship, il programma del lancio
- Starship e il piano per conquistare Luna e Marte
Starship non parte, il perché dello stop
Il lancio del razzo Starship sarebbe dovuto avvenire alle 14 italiane, ma per alcuni problemi è stato rimandato alle 15.20. Allo scoccare dell’ora stabilita, però, il countdown presente allo Starbase di Boca Chica, in Texas, si è fermato.
A spiegare i motivi del rinvio è stato lo stesso Musk, che su Twitter ha aggiornato i follower sullo stato del lancio. Prima è stato spiegato che il lancio è stato rinviato a causa di una valvola pressurizzata congelata, poi lo stop e il rinvio a data da destinarsi annunciato da SpaceX: “Test di volo rinviato, il team sta lavorando alla prossima opportunità disponibile”. Musk ha quindi commentato: “Abbiamo imparato molto da oggi, lancio entro qualche giorno“.
A pressurant valve appears to be frozen, so unless it starts operating soon, no launch today
— Elon Musk (@elonmusk) April 17, 2023
Starship, il programma del lancio
Ci sarà però occasione per il razzo di SpaceX di andare in orbita. La Federal Aviation Administration ha infatti dato l’ok per il primo volo orbitale negli scorsi giorni, dando una finestra di volo dal 17 al 21 aprile 2023.
In questa settimana, infatti, è stato indicato un warning nel golfo del Messico per “Hazardous operations” in vista di un “Rocket launching” e “Space debris”. Ovvero lancio e atterraggio di un razzo. Ma cosa prevede il programma?
Nei piani di SpaceX il lancio che sarebbe dovuto avvenire il 17 aprile doveva seguire un programma di volo preciso. Dopo essersi staccato dal super booster dopo 170 secondi dal decollo, col razzo che dovrebbe viaggiare per circa 30 chilometri per poi ammarare al largo delle coste del Texas, Starship proseguirà il viaggio sorvolando l’Atlantico, l’Africa, l’oceano Indiano e il Pacifico prima di ammarare a 100 chilometri a nordovest dell’isola hawaiana di Kauai.
Un piano solo rimandato e che comunque verrà ripetuto più volte nel corso dell’anno per arrivare preparati alla missione Artemis III in cui Starship sarà il lander dell’operazione.
Starship e il piano per conquistare Luna e Marte
SpaceX non ha solo gli occhi puntati su di sé da parte di Elon Musk. Il lancio di Starship, infatti, interessa molto gli Stati Uniti e soprattutto la Nasa che ha scommesso sul razzo come “ascensore” per scendere sulla Luna e risalire. Il piano, infatti, è che gli astronauti possano tornare sul satellite delle Terra entro il 2026, con un donna e “la prima persona di colore” che scenderanno sul suolo lunare 53 anni dopo l’Apollo.
Entro il 2025, quindi SpaceX dovrà dimostrare l’affidabilità della sua navicella, la capacità di rifornirsi in orbita da un serbatoio gemello carico di carburante, di scendere e risalire dalla superficie lunare e di essere in grado di agganciarsi alla Orion per il trasbordo degli astronauti.
Ma gli obiettivi sono anche altri. Starship, infatti, è di certo il razzo spaziale più potente attivo in questo momento e ha un volume utilizzabile esagerato. Con oltre 1000 metri cubi, infatti, può trasportare decine di astronauti e l’obiettivo sarebbero proprio quello di mandare 100 persone su Marte. Musk avrebbe infatti in mente una vera a propria carovana di pellegrini in partenza verso il Pianeta Rosso, puntando con forza a un nuovo business.