Dragon Man, scoperta una "nuova specie umana": importante reperto
Scoperto il possibile anello mancante per la discendenza della nostra specie. Una parte della comunità scientifica, però, non è d'accordo
Nuova importante scoperta ribalta ancora una volta le conoscenze in merito alla specie umana: in Cina è stato rinvenuto un fossile di Homo longi chiamato anche “Dragon Man”. Il nome proviene dal luogo cinese in cui sono stati effettuati gli scavi, “Long Jiang”, ovvero “fiume del Dragone”.
Pubblicata sulla rivista The Innovation, la scoperta è stata coordinata da tre studi dell’Accademia delle Scienze Cinese e Museo di Storia Naturale di Londra.
La nuova specie, secondo i ricercatori, sarebbe vissuta 146mila anni fa e potrebbe essere “sorella” degli Homo Sapiens, con una parentela ancora più stretta di quella che esiste con i Neanderthal.
La scoperta è stata fatta analizzando un cranio fossile molto grande, paragonabile a quello dei Sapiens, e quasi perfettamente conservato, trovato circa 100 anni fa nei pressi della città cinese di Harbin. Gli scienziati hanno sfruttato nuove tecniche.
Secondo Xijun Ni, dell’Accademia delle Scienze Cinese e primo autore di uno dei due stud, il “Dragon Man” rappresenterebbe il parente più prossimo ai Sapiens: “Abbiamo ritrovato la nostra linea di discendenza fraterna persa da tempo”, ha dichiarato.
Controversie dopo la scoperta della nuova specie
Le conclusioni dello studio, tuttavia, non convincono pienamente la communito scientifica, che propende per una parentela con un’altra specie già nota, i Denisova.
Ancora più cauta la posizione di parte della comunità scientifica, tra cui Giorgio Manzi, paleoantropologo della Sapienza Università di Roma: “Non credo si possa parlare di nuova specie – ha spiegato all’Ansa – né di parenti più prossimi ai Sapiens. Piuttosto di un reperto importante per definire meglio la linea dei cosiddetti Denisova, ominidi di cui conosciamo ancora poco ma che hanno avuto un ruolo importante nell’evoluzione umana”.
Fonte foto: ANSA