Guerra in Ucraina, le ultime notizie di oggi. Raid a Zaporizhzhia, missili sul Lugansk distruggono un gasdotto
Le ultime notizie sulla guerra in Ucraina, minuto per minuto: tutti gli aggiornamenti in diretta dell'8 gennaio 2023
La guerra in Ucraina è giunta oggi, domenica 8 gennaio 2023, al giorno 318. Mentre la Russia prosegue con i bombardamenti, con un’altra notte di raid sui cieli delle città ucraine che non dormono sonni tranquilli, cresce la paura e la tensione a Zaporizhzhia dove un nuovo attacco ha minacciato la zona periferica della città. Il risultato degli ultimi bombardamenti, secondo quanto riferito dai media ucraini, è l’esplosione di un gasdotto nel Lugansk che ha causato non pochi problemi all’approvvigionamento per 13.000 utenze.
Il racconto della giornata
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Zelensky: le forze ucraine mantengono le posizioni in due città strategiche nel Donbas
“Le forze ucraine stanno respingendo i continui attacchi alla città di Bakhmut, nella regione orientale del Donbas, e mantengono le loro posizioni nella vicina Soledar in condizioni molto difficili”. Lo ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky nel suo consueto video messaggio serale. “Bakhmut resiste nonostante tutto. E anche se la maggior parte della città è stata distrutta dagli attacchi russi, i nostri soldati stanno respingendo i continui tentativi russi di avanzare”, ha aggiunto Zelensky.
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Esercitazioni aeree congiunte Russa-Bielorussia
Russia e Bielorussia terranno esercitazioni aeree congiunte a partire dal 16 gennaio. Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Minsk.
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Scambio di prigionieri tra Ucraina e RussiaNuovo scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia. Come ha riferito il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, Kiev e Mosca si sono scambiati 50 detenuti a testa, 33 ufficiali e 17 soldati.
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Il sindaco di Kramatorsk smentisce vittime
Il sindaco di Kramatorsk ha riferito che non è rimasto ucciso nessuno nell’attacco missilistico compiuto dai russi a vari edifici della città. Un attacco definito “di rappresaglia” da Mosca, che aveva parlato di 600 soldati ucraini uccisi. “Sono stati danneggiati due istituti scolastici, otto condomini e garage. Ma non sono segnalate vittime”, ha dichiarato il primo cittadino della città, Oleksandr Honcharenko.
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Raid su caserma a Kramatorsk, Mosca: "Uccisi 600 soldati ucraini"
Oltre 600 soldati ucraini sarebbero stati uccisi a Kramatorsk in seguito a un raid delle forze armate russe su due caserme. Lo ha dichiarato il governo di Mosca confermando che le truppe russe hanno condotto “attacco di rappresaglia” nella città dellìUcraina orientale per vendicare la morte degli 89 soldati russi uccisi nei giorni scorsi a Makiivka.
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Kiev, 3 civili uccisi e 8 feriti in 24 ore di attacchi russi
Come riportato dall’ufficio della presidenza ucraina, citata dal Kyiv Independent, almeno tre civili sono morti e altri 9 sono rimasti uccisi nelle ultime 24 ore, malgrado la tregua offerta da Mosca, in attacchi russi nelle regioni ucraine di Donetsk, Kherson e Krakiv.
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Mosca: uccisa una donna in un raid ucraino nel Donetsk
“Una donna è morta in seguito dei bombardamenti delle forze armate ucraine nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dnr)”. Lo scrive l’agenzia russa Tass, citando un rappresentante dei servizi di emergenza. Il corpo della vittima è stato rimosso dalle macerie a Starobeshevskaya, dove è stata colpita una centrale elettrica.
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Ucraina, l'esplosione nel gasdotto del Luhansk per i filo-russi è opera di "sabotatori"
È stata opera di “sabotatori” l’esplosione che ieri sera ha colpito un gasdotto nel Luhansk, regione dell’Ucraina orientale annessa unilateralmente dalla Russia. Lo sostengono le autorità filo-russe della regione, dove le temperature sono sotto lo zero. Secondo le autorità locali, l’esplosione che ha colpito un gasdotto di 300 millimetri di diametro nei pressi di un fiume ha causato l’interrruzione della fornitura a oltre 13mila persone che vivono in nove località del Luhansk. Solo questa mattina le squadre di vigili del fuoco sono riuscite a spegnere l’incendio, che non ha provocato vittime.
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Kiev accusa: bombe russe a grappolo su Zaporizhzhia
La notte scorsa i russi hanno utilizzato bombe a grappolo su Zaporizhzhia: l’uso di queste armi “proibite” è stato denunciato dal Oleksandr Starukh, il capo dell’amministrazione militare ucraina della regione in cui si trova la città, nuovamente colpita nelle scorse ore. Sul suo profilo Telegram, Starukh ha postato foto delle bombe cadute sulla periferia sud di Zaporizhzhia, che hanno danneggiato magazzini e altre strutture.
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Shmyhal: "Guerra ha creato più grande campo minato al mondo"
La guerra ha creato in Ucraina un campo minato di 250.000 chilometri quadrati. Lo afferma il primo ministro ucraino Denys Shmyhal: “attualmente è il più grande campo minato del mondo”, ha detto all’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap.
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Mosca, colpita da razzi ucraini centrale elettrica Donetsk
Missili d’artiglieria ucraini hanno colpito e danneggiato la centrale elettrica di Starobeshevskaya, nella regione di Donetsk, nel Donbass occupato dai russi. Lo scrive l’agenzia russa Tass, citando fonti locali dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Le fonti affermano che almeno due persone, due addetti alla centrale termica, potrebbero essere rimaste sotto le rovine della centrale colpita, dove stanno operando i soccorritori. I missili, dicono le fonti alla Tassi, sono stati sparati da un lanciatore multiplo in dotazione alle forze di Kiev.
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Le sirene antiaereo suonano in tre regioni ucraine
Le sirene di allarme antiaereo hanno suonato nelle regioni ucraine di Poltava, Kirovograd e Dnipropetrovsk. È quanto risulta dai dati pubblicati su internet dal ministero ucraino per la Trasformazione Digitale, rilanciati da Ria Novosti.
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Esplode gasdotto nel Lugansk, colpite 13 mila utenze
Un’esplosione ha sventrato un tratto di un gasdotto nei pressi della città di Lutugino, nell’autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk, e ha causato l’interruzione dell’approvvigionamento per 13 mila utenze. Lo riferiscono, secondo l’agenzia Tass, le autorità filorusse della regione ucraina, in larga parte controllata dalle truppe di Mosca. Secondo il governo separatista locale, l’incendio originato dall’esplosione è stato spento e il personale specializzato sta indagando le possibili cause della deflagrazione.