Guerra Ucraina Russia, ultime notizie: Putin svela cosa ha detto a Prigozhin dopo l'ammutinamento della Wagner
La guerra in Ucraina è arrivata al suo 506esimo giorno. Ecco tutti i principali aggiornamenti in diretta di venerdì 14 luglio 2023
La guerra in Ucraina è giunta al 506esimo giorno. Gli Stati Uniti confermano di aver inviato all’Ucraina le bombe a grappolo per portare avanti la controffensiva. Intanto, nonostante l’invito di Putin di continuare a servire la Russia, emerge che la Wagner non partecipa più in modo significativo alle operazioni di guerra in Ucraina. Lo ha fatto sapere il Pentagono, tramite il suo addetto stampa Pat Ryder. “In questa fase non vediamo le forze Wagner partecipare in modo significativo a sostegno delle operazioni di combattimento in Ucraina”, ha detto Ryder in una conferenza stampa. Il padre dei mercenari della Wagner, Yevgeny Prigozhin, attualmente si trova in luogo sconosciuto – in Bielorussia – dopo il tentativo di ribellione di circa due settimane fa. A tal proposito, lo stesso Putin ha svelato il contenuto del colloquio con Prigozhin dopo l’ammutinamento.
Il racconto della giornata
-
Mosca accusa ucraino dell'omicidio di un comandate russo
La Russia ha accusato un cittadino ucraino dell’omicidio di Stanislav Rzhitskiy, comandante russo ucciso nei giorni scorsi mentre faceva jogging all’alba a Krasnodar. Rzhitskiy era nella “lista rossa” di persone considerate nemiche dell’Ucraina: era infatti il comandante del sottomarino russo che lanciò missili Kalibr contro Vinnycja, in Ucraina occidentale, causando una strage tra i civili.
-
Kiev ribadisce: "Nessun negoziato se i russi non si ritirano"
L’Ucraina non prenderà in considerazione i negoziati con Mosca fino a quando le truppe russe non lasceranno il suo territorio. Lo ha detto oggi il capo dell’ufficio presidenziale ucraino. “Pensare a questi colloqui è possibile solo dopo che le truppe russe avranno lasciato il nostro territorio”, ha detto ai giornalisti Andriy Yermak, capo dell’ufficio presidenziale ucraino, citato dall’Ansa.
-
Gli 007 di Kiev: "Abbiamo fonti nella cerchia di Putin"
“L’intelligence ucraina ha fonti nella cerchia ristretta di Vladimir Putin. Abbiamo le nostre fonti, per così dire, negli uffici più vicini (al presidente russo, ndr). Ecco perché di solito sappiamo cosa sta succedendo, come nel caso dell’indagine su Yevgeny Prigozhin”, ha rivelato il capo dell’intelligence militare ucraina Kirylo Budanov in un’intervista pubblicata sul sito della Reuters. Budanov ha raccontato notizie di prima mano secondo cui da un’indagine del ministero degli Interni di Mosca è emerso che Prigozhin ha sostegno in Russia, a conferma che il suo potere non si è per niente dissolto dopo l’insurrezione del 24 giugno.
-
Borrell: "Lavrov aggressivo, dice che la guerra continuerà"
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha respinto a muso duro le critiche sull’invasione dell’Ucraina durante i colloqui con i colleghi stranieri a Giacarta, nell’ambito dell’Asean. Lo ha riferito l’alto rappresentante Ue Josep Borrell. “Lavrov mi ha risposto in modo molto aggressivo e ha spiegato il suo punto di vista, dicendo che tutto è una cospirazione occidentale e che la guerra continuerà”, ha detto ai giornalisti l’alto funzionario europeo. Lo riporta l’Ansa.
-
Orban: "L'Occidente vuole che la guerra continui"
Il conflitto in Ucraina si protrarrà a lungo perché “gli occidentali vogliono che la guerra continui“: lo ha detto oggi il primo ministro ungherese Viktor Orban, come riporta l’agenzia di stampa ungherese Mti.
-
Putin sul gruppo Wagner: "Legalmente non esiste"
Il gruppo paramilitare Wagner non esiste, almeno dal punto di vista giuridico. Lo ha detto al quotidiano Kommersant il presidente russo Vladimir Putin, parlando per la prima volta del suo incontro al Cremlino con il fondatore della milizia di mercenari, Yevgeny Prigozhin, pochi giorni dopo l’ammutinamento del 24 giugno: “La Wagner non esiste. Non abbiamo una legge per le organizzazioni militari private. C’è un gruppo, ma legalmente non esiste.Hanno combattuto con dignità, quindi il fatto che siano stati coinvolti in questi eventi è deplorevole. Durante l’incontro ho valutato da un lato ciò che avevano fatto sul campo di battagliae dall’altro ciò che avevano fatto durante gli eventi del 24 giugno. In terzo luogo, ho mostrato loro le possibili opzioni per il loro ulteriore servizio, compreso l’uso della loro esperienza di combattimento. Tutto qui”.
-
Attacco notturno di droni russi su Kryvyi Rih: ferito un 56enne
Bombardamento russo nella notte a Kryvyi Rih, nella regione di Dnipropetrovsk. Nell’attacco è rimasta ferita una persona secondo quanto riferito, tramite Telegram, dal sindaco Oleksandr Vilkul. “Nella notte il nemico ha attaccato la regione di Dnipropetrovsk con i droni”, ha spiegato aggiungendo: “Sei Shahed sono stati abbattuti dai nostri difensori del gruppo militare Vostok”. La persona rimasta ferita è un uomo di 56 anni. Ma nell’attacco sono anche stati colpiti un’azienda di servizi pubblici e un edificio amministrativo. Invece, per quanto riguarda le infrastrutture, i trasporti pubblici e le strutture sociali e mediche “funzionano regolarmente a Kryvyi Rih”, ha spiegato il primo cittadino.
-
Kiev conferma di aver ricevuto le bombe a grappolo dagli Stati Uniti
Kiev ha ricevuto le bombe a grappolo dagli Stati Uniti. A darne conferma, dopo l’annuncio del tenente generale Douglas Sims (direttore per le operazioni allo Stato maggiore congiunto Usa) è stato Valeryi Shershen, portavoce del distretto militare di Tavria. Le armi inviate all’Ucraina fanno parte di un pacchetto di sicurezza da 800 milioni di dollari. Attualmente le bombe a grappolo sono vietate in più di 100 Paesi. L’Ucraina, tuttavia, si è impegnata a ricorrere a questo tipo di armi solo per allontanare concentramenti di soldati nemici.