Qualcuno nella cerchia di Vladimir Putin lo sta tradendo: la rivelazione dell'intelligence ucraina è clamorosa
Il capo dell'intelligence militare ucraina rivela di avere delle fonti nella cerchia interna di Vladimir Putin
Qualcuno tra i fedelissimi di Vladimir Putin lo starebbe tradendo. La clamorosa rivelazione arriva dall’intelligence militare ucraina, che sostiene di avere fonti attendibili all’interno della cerchia ristretta del presidente russo.
La rivelazione dell’intelligence ucraina
A rivelarlo in un’intervista pubblicata sul sito della Reuters è il capo dell’intelligence militare ucraina (Gur), Kirylo Budanov.
Abbiamo le nostre fonti -ha detto – negli uffici più vicini al presidente russo, per così dire”. “Ecco perché di solito sappiamo cosa sta succedendo”, ha spiegato Budanov, come nel caso dell’indagine sul capo della Wagner Yevgeny Prigozhin.
Budanov ha detto di aver avuto notizie di prima mano secondo cui da un’indagine del ministero degli Interni russo è emerso che Prigozhin gode ancora di un certo sostegno in Russia, a conferma che il suo potere non si è dissolto dopo l’ammutinamento della Wagner del 24 giugno.
Chi è Kirylo Budanov
Ex membro delle forze speciali ucraine, 37 anni, Kirylo Budanov ha combattuto nel Donbass contro i filorussi dopo l’annessione illegale della Crimea da parte di Mosca.
Alla guida dei servizi segreti militari dall’agosto 2020, Budanov è diventato una figura pubblica, molto popolare dopo l’avvio della guerra. Un fatto decisamente insolito per uno 007 di alto rango che di solito lavora restando nell’ombra.
Il capo dell’intelligence militare ucraina, Kirylo Budanov
“Abbiamo completamente perso – ha detto Budanov – la guerra dell’informazione nel 2014″, quando la Russia si è mossa per annettere la Crimea e avviare una guerra per procura nell’Ucraina orientale.
Con l’avvio della guerra nel 2022 i servizi segreti ucraini hanno cambiato approccio, e i risultati si stanno vedendo. Da questo punto di vista, secondo lui, i russi stanno perdendo la guerra.
Putin e l’incontro con Prigozhin
Intanto il presidente russo Vladimir Putin ha parlato per la prima volta, in una intervista al quotidiano Kommersant, del suo incontro con il capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin che si sarebbe tenuto al Cremlino pochi giorni dopo l’ammutinamento.
Putin ha detto di aver offerto agli uomini del gruppo paramilitare di continuare a combattere agli ordini del loro attuale comandante, Andrei Trochev. Una proposta che sarebbe stata respinta da Prigozhin.
Con il suo rifiuto, l’uomo che ha guidato l’ammutinamento della Wagner avrebbe sancito di fatto la fine del gruppo che, come confermato anche dal Pentagono, non partecipa più “in modo significativo” alle operazioni militari in Ucraina.