Guerra Israele-Hamas, ultime news di oggi: si negozia l'accordo, 50 ostaggi in cambio di tre giorni di tregua
Trentanovesimo giorno di guerra tra Israele e Hamas, strage di civili: il bilancio di morti e feriti
La guerra fra Israele e Hamas è giunta al 39esimo giorno. Sono più di 12.000 i morti palestinesi secondo le stime di Hamas, 4mila dei quali sarebbero bambini. Scendono a 240 gli ostaggi israeliani, dopo la morte avvenuta nella giornata di ieri della soldata Noa Marciano, mentre le vittime totali degli attacchi terroristici del 7 ottobre sono 1400.
Nella notte, attorno all’1:30, Israele ha attaccato l’ospedale di Al Shifa. Secondo le informazioni fatte circolare dai servizi segreti statunitensi, all’interno della struttura si troverebbe uno dei posti di comando di Hamas, che utilizzerebbe i pazienti e i medici come scudi umani. Secondo alcune testimonianze, sarebbe stata data soltanto mezz’ora di anticipo per sgomberare l’ospedale.
Hamas ha addossato la responsabilità dell’attacco agli USA e ha parlato di crimini di guerra. Gli Stati Uniti hanno ammonito il governo israeliano di evitare scontri a fuoco all’interno di Al Shifa.
Intanto l’agenzia Reuters ha confermato che sarebbe stato trovato un accordo tra Israele e Hamas: il rilascio di 50 ostaggi in cambio di tre giorni di tregua. In serata, i negoziati hanno vissuto una fase di stallo: secondo diverse fonti, Hamas chiederebbe una tregua di 5 giorni, con Israele disposto a concederne soltanto 3.
Il racconto della giornata
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Ambasciatore Palestinese: "Israele rigetta risoluzione, ora cosa fate?"
L’ambasciatore palestinese all’Onu Riyad Mansour si è rivolto agli altri membri del Consiglio dell’Onu, chiedendo loro quali azioni intendano intraprendere di fronte allo scenario di guerra, dopo che Israele ha rigettato la risoluzione sulla pause umanitarie. “Gaza sanguina, c’è devastazione e morte ovunque. Nulla è stato risparmiato, neanche i nostri ospedali. Ora cosa fate?”, ha chiesto ai colleghi del consiglio dell’Onu.
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Israele respinge la risoluzione Onu su pause umanitarie nella Striscia di Gaza
Israele ha respinto la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede “pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni”. Come riportato da Haaretz, il ministero degli Esteri israeliano ha rilasciato una dichiarazione affermando che non c’è posto per tali misure finché gli ostaggi saranno tenuti nelle mani di Hamas. Secondo l’ambasciatore di Israele presso l’Onu, Gilad Erdan, la risoluzione è “distaccata dalla realtà” ed “è deplorevole che il Consiglio continui a ignorare e si rifiuti di condannare o anche solo menzionare il massacro compiuto da Hamas”. Intanto l’ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite, Linda Thomas Greenfield ha dichiarato che “questa risoluzione da sola non salverà vite”.
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Consiglio di sicurezza Onu approva bozza di risoluzione su "pause umanitarie"
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato una bozza di risoluzione che chiede “pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni per consentire l’accesso agli aiuti ai civili”. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore, tre astenuti (Usa, Gran Bretagna e Russia) e nessun contrario.
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Donna ostaggio che ha partorito è straniera
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Giordania: "7 membri del personale ospedale da campo feriti"
Sette membri del personale dell’ospedale da campo giordano a Gaza City sono rimasti feriti durante un attacco aereo israeliano, secondo il portavoce dell’esercito giordano. Gli operatori sanitari sono stati colpiti all’ingresso del pronto soccorso mentre cercavano di assistere i palestinesi feriti. La Giordania sta attualmente conducendo un’indagine sull’incidente e ritiene che Israele sia responsabile della sicurezza della struttura e del suo personale. L’attacco
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Accordo ostaggi, negoziati in stallo
I negoziati tra Hamas e Israele, mediati dal Qatar per il rilascio degli ostaggi, sono in stallo secondo fonti arabe e palestinesi. Il quotidiano israeliano Haaretz riporta che il blocco delle trattative è principalmente legato alla richiesta di Hamas di un cessate il fuoco di 5 giorni, mentre Israele ha concordato su un massimo di tre. La situazione delicata potrebbe ostacolare i progressi verso un accordo.
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Netanyahu: "Non accettiamo moralismo da Erdogan"
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha criticato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, accusandolo di ipocrisia. Per il premier, Erdogan”definisce Israele uno stato terrorista ma in realtà sostiene lo stato terrorista Hamas”. Durante una conversazione con il reverendo Franklin Graham di Samaritan’s Purse, Netanyahu ha sottolineato anche il comportamento di Erdogan nel bombardare villaggi turchi entro i confini nazionali, affermando che Israele non accetterà sermoni sulla moralità da parte del presidente turco.
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Mo, portavoce esercito: "Sarà una guerra lunga, ci vorranno alcune settimane"
“Sarà una guerra lunga”, ha dichiarato il portavoce dell’esercito israeliano Richard Hecht in una intervista a Porta a Porta. “Ci vorranno probabilmente settimane, più che giorni”, ha aggiunto.
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Per la prima volta Israele ordina evacuazione parti Sud Gaza
L’esercito israeliano ha ordinato, per la prima volta dall’inizio della guerra, l’evacuazione di alcune comunità nel Sud della Striscia di Gaza, dopo aver forzato lo sfollamento di oltre un milione di persone dal Nord dell’enclave. “Per la vostra sicurezza, dovete evacuare immediatamente il vostro luogo di residenza e recarvi nei rifugi conosciuti”, ha esortato l’esercito in un volantino lanciato per via aerea rivolto alle comunità orientali del governatorato di Khan Younis: Al Qarara, Khuzaa, Bani Suheila e Abasan, nel sud dell’enclave. “Le azioni di Hamas e delle organizzazioni terroristiche costringono le Forze di difesa israeliane (Idf) ad agire contro di loro nella vostra zona di residenza. L’Idf non è interessata a fare del male a voi o alle vostre famiglie“, si legge nei volantini, come confermato all’Efe da diversi residenti della zona.
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Hamas: "Israele continua a rimandare la tregua a Gaza"
Israele non sta mostrando la serietà necessaria per raggiungere una tregua a Gaza, ha denunciato Izzat al-Risheq, membro dell’ufficio politico di Hamas, secondo quanto riporta Al Jazeera. “Israele sta ancora ritardando il rilascio di 50 donne e bambini prigionieri in cambio di una tregua umanitaria, il rilascio di un certo numero di donne e bambini detenuti nelle carceri e l’ingresso di aiuti umanitari in tutte le aree della Striscia di Gaza”, ha scritto su Telegram il rappresentante dell’ala politica di Hamas. Israele, ha detto al-Risheq, non è seriamente intenzionato a raggiungere un accordo, “ma sta temporeggiando e continua la sua aggressione e guerra contro civili indifesi”.
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Fbi: "Nessuna informazione su intenzione Hamas di colpire gli Usa"
L’Fbi non ha informazioni che indicano “l’intenzione e la capacità di Hamas di condurre operazioni all’interno degli Stati Uniti“. Lo ha detto il direttore dell’Fbi Christopher Wray alla commissione per la sicurezza interna della Camera, sottolineando comunque che l’ipotesi “non si può scartare”. “Siamo preoccupati soprattutto dalla possibilità che sostenitori di Hamas si impegnino in atti violenza per conto” dell’organizzazione: “Teniamo gli occhi su Hamas – ha osservato Wray – e abbiamo diverse indagini su individui associati con l’organizzazione terroristica”.
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Oms: "Chiusi 26 dei 36 ospedali nella Striscia di Gaza"
Il capo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus ha annunciato oggi che gli attacchi israeliani e la mancanza di carburante hanno causato finora la chiusura di 26 dei 36 ospedali nella Striscia di Gaza. Lo riporta al Arabiya.
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Afp: "L'esercito d'Israele si ritira dall'ospedale al Shifa"
L’esercito israeliano si ritira dall’ospedale al Shifa di Gaza City. Lo riferisce un collaboratore dell’agenzia Afp sul posto.
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Oms: "Inaccettabile incursione militare Israele in ospedale al-Shifa"
“È assolutamente inaccettabile l’incursione militare di Israele nell’ospedale al-Shifa di Gaza City”. Si è espresso così il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità in conferenza stampa a Ginevra. “Anche se strutture sanitarie vengono utilizzate per scopi militari, valgono sempre i principi di distinzione, precauzione e proporzionalità – ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus – Gli ospedali non sono campi di battaglia”.
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Hamas: "L'ospedale al Shifa sotto controllo dell'esercito di Israele"
Hamas dichiara che l’ospedale al Shifa, il più grande della Striscia di Gaza, è ora sotto il controllo dell’esercito israeliano. Lo rende noto un comunicato di Hamas, citato dalla Cnn. “Riteniamo l’occupazione ‘israeliana’ pienamente responsabile della vita e la sicurezza del personale medico, i feriti, i malati, i bambini prematuri e gli sfollati”, afferma il comunicato dell’ufficio per i media di Hamas.
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"Israele non ha ancora accettato l'accordo,sta negoziando"
Se Hamas ha accettato le linee generali dell’accordo negoziato dal Qatar, Israele non ha ancora detto sì e sta ancora discutendo i dettagli. Lo riporta Reuters sul suo sito citando un funzionario informato del negoziato. Non si sa, aggiunge l’agenzia, quante donne e bambini palestinesi Israele libererebbe dalle sue carceri come parte dell’accordo in discussione.
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Conte chiede al Governo di sospendere l'invio delle armi a Israele
“Sospendete immediatamente le forniture di armi ad Israele. Il mio Governo lo ha fatto con alcuni Paesi. Per farlo serve solo una cosa che vi manca: il coraggio”. Lo ha detto nell’Aula della Camera il leader di M5S Giuseppe Conte in replica al question time, rivolgendosi al ministro degli Esteri Antonio Tajani.
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Fatto saltare in aria parlamento Hamas a Gaza
L’esercito israeliano ha fatto saltare il palazzo del parlamento di Hamas a Gaza, conquistato nei giorni scorsi. Lo ha riferito il sito Ynet.
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Erdogan a Meloni "L'Italia sostenga il cessate il fuoco"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto alla premier Giorgia Meloni che Ankara si aspetta che l’Italia sostenga un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza: “Le atrocità contro la terra palestinese si stanno intensificando e stanno aumentando ogni minuto le morti dei civili”, ha detto Erdogan a Meloni, come riporta la presidenza della Repubblica turca, aggiungendo che Ankara adotterà iniziative per portare Israele, “che ha commesso crimini di guerra”, davanti ai tribunali internazionali.
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Accordo Israele-Hamas: 50 ostaggi per tre giorni di tregua
Hamas ha accettato le linee generali di un accordo con Israele che prevede il rilascio di circa 50 ostaggi in cambio di una tregua di tre giorni nella Striscia di Gaza. Lo riporta la Reuters. In linea con l’accordo, Israele dovrà anche rilasciare alcune donne e bambini palestinesi dalle carceri israeliane e aumentare la quantità di assistenza umanitaria consentita nell’enclave palestinese.
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Israele, neutralizzati 4 terroristi vicino all'ospedale Al Shifa
Prima dell’ingresso “in un’area specifica” dell’ospedale Al Shifa di Gaza i militari israeliani “si sono imbattuti ed hanno neutralizzato 4 terroristi” che si trovavano in una strada vicina. Lo ha riferito una fonte militare israeliana, citata dall’Ansa, secondo cui al momento non è chiaro se fossero usciti dall’ospedale o se fossero già per strada.
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Erdogan durissimo: "Israele è uno Stato terrorista"
“Israele è uno Stato terrorista”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un discorso al gruppo parlamentare del suo partito Akp, trasmesso dalla tv di Stato turca Trt. “Israele, sostenuta dagli Usa e dall’Occidente, ha continuato a commettere crimini da oltre un mese, bombardando moschee e ospedali. Identificano Hamas come terrorista, invece è un partito politico che ha vinto le elezioni in Palestina”.
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Israele, a Shifa prove concrete di comando terroristico
“In un’area specifica dell’ospedale Shifa abbiamo visto prove concrete che i terroristi di Hamas hanno utilizzato l’ospedale come un comando del terrorismo”. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari, citato dall’Ansa, aggiungendo che l’esercito “pubblicherà queste prove in seguito”
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Bombe di Israele vicino alla base italiana dell'Onu in Libano
Tre bombardamenti di artiglieria contro località nel sud del Libano, situate nei pressi della base italiana della missione Onu (Unifil): non ci sarebbero vittime. Lo riferiscono testimoni oculari vicini alla base di Shamaa, quartier generale del contingente italiano che in Libano conta più di un migliaio di soldatesse e soldati. Le fonti, citate dall’Ansa, affermano che l’artiglieria israeliana ha preso di mira la zona di Tayr Harfa, Jebbine e Yarin a tre chilometri di distanza dalla base di Shamaa.
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Gallant, operazione di terra fino a completamento missione
“Israele non fermerà le sue operazioni a Gaza finché le nostre truppe non completino la loro missione: distruggere Hamas e riportare i nostri ostaggi a casa dalle loro famiglie“. Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant incontrando a Tel Aviv il coordinatore Usa per il Medio Oriente Brett McGurck, citato dall’Ansa.
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Testimone a Bbc,forze israeliane a Shifa interrogano tutti
Un giornalista, che si trova dentro l’ospedale Al-Shifa, ha raccontato alla Bbc che le forze israeliane stanno andando di stanza in stanza, piano dopo piano, e stanno interrogando tutti, sia il personale sia i pazienti, accompagnati da medici e persone che parlano arabo. Il giornalista ha aggiunto che gli sfollati che si erano rifugiati nel complesso sono stati fatti radunare nel cortile e alcuni sono sottoposti a controlli di sicurezza. Non ci sarebbero sparatorie. La Bbc, comunque, ha aggiunto di non essere in grado di verificare le affermazioni al momento. Lo riferisce l’Ansa.
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Prima autocisterna con carburante entrata a Gaza da Egitto
La prima autocisterna con carburante è entrata a Gaza dall’Egitto dal 7 ottobre. Lo dice una fonte della Mezzaluna Rossa egiziana all’Ansa.
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Trovate armi e risorse di Hamas in area Shifa
Nell’operazione in corso all’ospedale Al Shifa i soldati israeliani hanno trovato armi e risorse di Hamas nell’area che “indicano la presenza del gruppo terroristico”. Lo ha fatto sapere l’esercito, citato dall’Ansa, secondo cui non ci sono indicazioni di ostaggi israeliani tenuti al momento nell’ospedale, ma si ritiene che l’operazione possa portare “informazioni di intelligence sui rapiti”. L’esercito ha poi sottolineato che “non ci sono state frizioni” tra soldati, medici e pazienti dell’ospedale.
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L'operazione ad Al Shifa continua anche questa mattina
L’operazione nell’ospedale Al Shifa sta continuando questa mattina sempre “in maniera mirata“. Lo ha detto il portavoce militare israeliano citato dall’Ansa, Daniel Hagari, confermando che si svolge “in un complesso specifico nel quale secondo informazioni di intelligence si riscontra attività terroristica” da parte di Hamas. Hagari ha poi aggiunto che prima dell’ingresso ci sono stati combattimenti e sono stati uccisi miliziani. “I soldati – ha sottolineato – hanno consegnato forniture mediche, incubatrici e viveri per i bambini”.
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L'operazione ad Al Shifa potrebbe espandersi se necessario
Un funzionario israeliano rimasto anonimo ha dichiarato a un’emittente radiofonica locale che l’operazione all’ospedale di Al-Shifa potrebbe essere ancora ampliata se l’Idf lo riterrà necessario. Secondo questa fonte l’esercito sarebbe entrato nella struttura solo dopo aver avuto la certezza di quello che si nascondeva al suo interno.
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Hamas: già 40 morti ad Al Shifa
Secondo il ministero della Sanità di Hamas, citato anche dall’Ugenzia Onu per gli Affari umanitari, dall’inizio dell’attacco israeliano ad Al Shifa ci sarebbero già stati 40 morti.
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Attacco israeliano ad Al Shifa: 8500 persone all'interno
L’Idf ha attaccato l’ospedale di Al Shifa, uno degli ultimi che ancora opera, anche se in gravissime difficoltà, a Gaza. Secondo informazioni dell’intelligence americana, nei tunnel sotterranei dell’edificio si troverebbe un comando di Hamas. Il gruppo terroristico risponde però che non ci sarebbe nulla da nascondere in quell’ospedale e ha chiesto l’intervento di ispettori internazionali. Nell’ospedale ci sarebbero circa 1.500 tra medici e infermieri e oltre 7.000 sfollati.
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Nella 38esima giornata del conflitto tra Hamas e Israele è continuata l’avanzata dell’Idf all’interno della città di Gaza. I soldati hanno occupato l’edificio che nel 2006 veniva utilizzato come parlamento da Hamas e il Governo ha dichiarato che la zona non è più sotto il controllo di Hamas.
Secondo Hamas, nessun ospedale nella parte nord della Striscia funziona più adeguatamente. Sono proseguite le trattative per liberare gli ostaggi catturati durante gli attacchi del 7 ottobre. È stata però anche confermata la morte di una di loro, la 19enne Noa Marciano.