Di Maio, la gaffe sul coronavirus è virale e mondiale

La pronuncia inglese dell'ex leader dei 5 Stelle fa sorridere il web

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: 12-02-2020 15:08

Difficile confrontarsi con il mondo quando non si conoscono a fondo le lingue. Ancor peggio se sei il Ministro degli Esteri. Ne sa qualcosa Luigi Di Maio che è incappato nell’ennesima gaffe internazionale. Sta diventando virale un video in cui l’ex leader del Movimento 5 Stelle cercando un’improvvida pronuncia inglese/americana.

Ed allora il “coronavirus” nella bocca di Di Maio è diventato “coronavairus“. E’ successo durante l’ultimo viaggio in Spagna del ministro. Insomma non si tratterebbe nemmeno di gaffe o scivolone tragico visto che “virus” in americano, più che in inglese, si pronuncia “vairus“. Se non fosse che il discorso pronunciato da Di Maio è totalmente in italiano, quindi la parola “coronavairus” messa lì giusto per far vedere di conoscere una pronuncia estera è apparsa ai più in rete come molto forzata e fuori luogo.

E dire che qualche ora prima, era stato il comico Luca Bizzarri, del duo Luca & Paolo, a prendere in giro Di Maio con un post: “Io davvero non mi capacito. Ma uno che gli corregga l’italiano? Ma cribbio ma uno straccio di amico?” allegando uno screen che Di Maio aveva postato poco prima su Instagram a riguardo di un incontro in Kosovo e che, secondo Bizzarri, non era scritto in un perfetto italiano.

Le reazioni del web ovviamente non sono state tenere sul già vessato, negli ultimi periodi, grillino: “Il ministro degli Esteri Di Maio si fa prendere la mano e per essere più internazionale pronuncia “coronavairus”, come se fosse una parola inglese”; “Sapete come pronuncia #DiMaio “#Coronavirus?”. Prova a fare l’americano: roba da ridere”; “Coronavirus, come lo pronuncia Di Maio . “All’americana”, il web prende in giro il ministro grillino”; “Nemmeno la potenza americana può legiferare sulla fonetica Latina. “Virus” resta virus, anche in americano. Di Maio è un buffone, dove è la Crusca?”; “Di Maio e il “vairus”: dai congiuntivi al coronavirus sbagliato, che progressi!”.