Detenuto evade dal carcere di Alba approfittando del cancello aperto: caccia all'uomo fuggito con la sua auto
Un uomo è riuscito ad evadere dal carcere di Alba superando il cancello rimasto aperto per un altro detenuto. È caccia all'uomo
Era detenuto in regime di semilibertà, ma nella mattina di venerdì 7 luglio è riuscito ad evadere dal carcere di Alba. Si tratterebbe di un nomade sinti che sarebbe riuscito a fuggire dal cancello aperto. È in corso la caccia all’uomo.
- Detenuto evaso dal carcere di Alba, è caccia all'uomo
- La denuncia del sindacato
- Il precedente a Trapani
Detenuto evaso dal carcere di Alba, è caccia all’uomo
Come scrive ‘La voce di Alba’, il detenuto avrebbe approfittato del cancello aperto e si sarebbe facilmente dato alla macchia.
La segnalazione arriva dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ‘Sappe’ nella persona del segretario regionale del Piemonte Vicente Santilli.
Un uomo è evaso dal carcere di Alba approfittando del cancello aperto. È caccia all’uomo
Il Sappe racconta: “Un detenuto ammesso al lavoro all’esterno, raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare in carcere notificatagli dai Carabinieri, è riuscito a evadere dal reparto semiliberi approfittando dell’apertura del cancello per l’uscita di un altro detenuto”
A quel punto l’uomo avrebbe “scavalcato l’intercinta” fino a raggiungere il parcheggio esterno nel quale era custodita la sua autovettura.
La denuncia del sindacato
Il segretario generale del Sappe Donato Capece aggiunge che le carceri “sono diventate un colabrodo” e di questo sarebbe responsabile chi avrebbe contribuito ad “allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna”, e anche degli agenti della polizia penitenziaria.
Per questo Capece ricorda che per le carceri italianes servono “una riforma strutturale dell’esecuzione” e la dotazione di taser e bodycam.
Capece sottolinea che il sindacato avrebbe chiesto da anni “l’espulsione dei detenuti stranieri” e “la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari” in quanto oggi i detenuti con problemi psichici risultano inseriti nel “circuito detentivo ordinario”.
Il precedente a Trapani
Un precedente – uno dei tanti – si è verificato a Trapani presso il Palazzo di Giustizia. Un detenuto in attesa di un’udienza, era riuscito a fuggire il 12 maggio dal palazzo approfittando di un momento di distrazione degli agenti.
L’uomo, 35 anni, era detenuto al carcere di Agrigento e stava scontando la pena per rapina, furto in abitazione ed evasione dai domiciliari.
Il detenuto era riuscito ad uscire dalla camera di sicurezza lasciata aperta, dunque aveva eluso la sorveglianza degli agenti che lo avevano in custodia e si era dato alla macchia.