Dad in Campania e rientro a scuola, Bianchi avverte: "Pronti a impugnare ordinanza. Serve responsabilità"
Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi spiega con chiarezza la linea scelta dell'esecutivo sul ritorno a scuola
È vero e proprio scontro sul rientro in classe degli studenti italiani dopo le vacanze di Natale. Mentre i contagi da Covid-19 stanno aumentando a vista d’occhio nel nostro Paese, ci sono Regioni come la Campania che ha messo a punto un’ordinanza per tenere chiuse le medie ed elementari fino a fine gennaio.
Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha spiegato quelle che potrebbero essere le mosse dell’esecutivo, la cui intenzione è garantire quanto più possibile la didattica in presenza.
Dad in Campania, scontro De Luca-governo
Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione in carica dallo scorso 13 febbraio, nel corso dell’intervista al quotidiano non ha usato mezzi termini per spiegare la situazione che si sta prospettando nelle scuole italiane.
Il ministro, in un passaggio della sua intervista, ha svelato che solo in determinate condizioni i presidenti di Regione possono intervenire chiudendo le scuole. Un messaggio chiaro al governatore della Campania Vincenzo De Luca che invece sta andando contro le indicazioni dell’esecutivo.
“Ritengo vi siano gli estremi per impugnare quell’atto” ha fatto sapere Bianchi. Infatti il ministro ha illustrato le possibilità che i presidenti di Regione hanno per poter ricorrere alla Dad. Secondo quanto previsto solo in zona rossa, e in circostanze straordinarie, le decisioni dei governatori possono avere la meglio su quelle prese dal governo.
Patrizio Bianchi è ministro dell’Istruzione dallo scorso 13 febbraio
Rientro a scuola, il pensiero del ministro
La linea dura contro i “ribelli” è dunque ben segnata. Il ministro Bianchi, infatti, dopo aver incontrato i rappresentanti sindacali dei presidi parlato con molti dirigenti scolastici, ha ribadito l’intenzione di far ritornare tutti a scuola regolarmente lunedì 10 gennaio.
“La nostra scelta è chiara: tutelare il più possibile la presenza” ha spiegato al Corriere della Sera. Secondo Bianchi, rispetto all’anno scorso l’arma vaccini sarà decisiva per arginare i contagi dietro i banchi.
Dad o scuola in presenza, quando scatta l’allarme
Nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il ministro Patrizio Bianchi ha anche trattato un tema importantissimo, ovvero quali saranno i campanelli d’allarme che faranno ricorrere alla Dad.
La didattica a distanza, infatti, scatterà solo in casi eccezionali. Ritornare a studiare da casa, secondo Bianchi, sarebbe infatti una sconfitta e un errore da non ripetere.