Covid, ecco qual è il "Tallone d'Achille" dell'epidemia per Galli
Il virologo in tv individua negli asintomatici il motivo per cui la curva dei contagi da Covid-19 sta tornando a crescere
Collegato ad Otto e Mezzo su La7, il direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli ha indicato senza mezzi termini qual è secondo lui il punto debole nel ritorno alla crescita dei contagi da Covid-19 in Italia: “Gli asintomatici sono il tallone di Achille dell’intervento di prevenzione di questa malattia perché possono essere grandi diffusori e non ti accorgi che ci sono perché non hanno nessun segnale che faccia pensare loro di essere malati”.
Covid, ecco qual è il “tallone d’Achille”: parla Galli
Ha detto così Massimo Galli, ospite di Lilli Gruber, precisando che “spesso sono giovani. Questo non è il momento della vita brillante, è il momento di vedersi con gli amici su Skype, piuttosto che andare troppo in giro perché non è buona cosa”.
Commentando le dichiarazioni del collega Francesco Broccolo, secondo il quale nell’80% dei nuovi positivi si registra una carica virale altissima, Galli ha specificato che l’aggressività del coronavirus “di marzo è identica alla sua attività oggi, anche a marzo avevamo delle cariche decisamente elevate, soltanto che non le vedevamo perché non venivano cercate”.
“Adesso è frequente l’osservazione di cariche molto elevate, non solo in persone con malattia grave, ma anche in persone che hanno una situazione completamente asintomatica” ha detto Galli commentando le dichiarazioni del virologo dell’Università Milano Bicocca.
Covid, Galli: “Importanti disposizioni chiare o andiamo a sbattere”
“Io credo che a questo punto è necessario che i poteri dello Stato svolgano le loro funzioni, siamo in una condizione di reale emergenza piaccia o non piaccia a chi lo vuol negare” ha aggiunto il virologo del Sacco in merito alle scelte fatte dal governo.
“È importante che ci sia un’autorità centrale che dia delle disposizioni chiare – ha aggiunto – che abbia una condotta che consenta l’adeguamento di tutto il resto del Paese, senza molti se e senza nessun ma, altrimenti andiamo a sbattere”.
“Fa una rabbia vedere che abbiamo perso l’occasione di capitalizzare quello che abbiamo ottenuto durante il lockdown” è lo sfogo del professore.
Galli non si lascia scappare una controbattuta all’indirizzo del CT della Nazionale Roberto Mancini il quale sui social ha pubblicato una vignetta che ritrae un malato di Covid-19 dire di aver preso il virus guardando i Tg. “Chiunque facesse un giro nei nostri reparti si rende conto che persone con malattia grave ce ne sono parecchie e certamente non l’hanno presa guardando i tg” ha commentato Galli alla domanda della conduttrice.
“L’unica risposta che si può dare a una vignetta del genere, senza fare polemica, l’unica cosa che va fatta è capire come stanno le cose e cercare di proteggersi e di stare fuori dai guai possibilmente non contrapponendosi e cercando di farlo tutti insieme” ha continuato il professore in diretta tv.
“Facciamo insieme una cosa, separatamente l’uno dall’altro, per evitare appunto di contagiarsi” è la raccomandazione del virologo fatta in tv per spegnere qualsiasi questione.