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Covid, la previsione: "Senza misure 21mila morti entro marzo"

Il modello matematico formulato dall'Istituto Nazionale di Astrofisica ha indovinato l'andamento dei contagi di novembre e ha previsto quello futuro

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

È atteso in queste ore il nuovo Dpcm che andrà a definire regole e restrizioni per i prossimi 50 giorni, secondo quanto stabilito dal nuovo decreto Covid approvato nella notte dal Consiglio dei ministri. Le decisioni contenute nel provvedimento influenzeranno grandemente la curva dell’epidemia delle prossime settimane, stando a una previsione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Secondo quanto riportato da La Stampa, Fabrizio Nicastro, astrofisico del suddetto istituto, ha formulato insieme ad alcuni colleghi, immunologi e virologi dell’Università di Milano un modello per prevedere contagi e decessi in base alle misure messe in campo dal governo.

“Una cosa è certa, le decisioni che verranno prese a partire dal 6 dicembre indirizzeranno i mesi che verranno in modo radicale”, ha sottolineato Nicastro.

La previsione del modello matematico

Il modello elaborato dagli studiosi si fonda sulle osservazioni svolte durante la prima ondata della pandemia di coronavirus, ed è stato pubblicato sulla rivista scientifica “iScience”. Finora, il modello è riuscito a prevedere quasi infallibilmente l’andamento dei contagi nell’ultimo mese.

“Secondo le nostre stime – ha detto Nicastro – se i divieti venissero gradualmente revocati a partire da questi giorni, come è avvenuto dopo il primo lockdown, ci troveremmo a fare i conti con un numero quotidiano di morti che resterebbe sostanzialmente stabile fino alla primavera inoltrata”.

“Se invece l’allentamento della stretta venisse rinviato di quindici giorni, diciamo intorno a Natale, la curva dei decessi continuerebbe a decrescere lentamente fino ad azzerarsi poco dopo la fine di marzo”, ha aggiunto l’astrofisico.

Questi sono i due scenari previsti dal modello: con l’allentamento delle misure, si potrebbe arrivare a 21mila morti in più entro la fine di marzo. Se il rigore viene mantenuto, invece, queste vite potranno essere risparmiate così come sono state salvate 214mila vite tra la fine di ottobre e l’inizio di febbraio – sempre secondo i calcoli degli astrofisici – grazie alle restrizioni e le zone di rischio introdotte con il Dpcm di novembre.

Le prossime settimane saranno cruciali

L’impatto che avranno le feste di Natale per il momento è ancora un’incognita anche per il team di astrofisici, in assenza di decisioni certe da parte del governo, su cui sono trapelate soltanto alcune indicazioni contenute nella bozza.

Le prossime settimane saranno determinanti anche per un altro aspetto: l’indice Rt, che al momento è intorno a 1. Nicastro ha spiegato che “piccole oscillazioni intorno a questa quota possono determinare la discesa della curva oppure provocarne la ripartenza, se dovesse tornare sopra a uno”.

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Approvato il decreto Covid, le regole per Natale: cosa cambia Fonte foto: ANSA
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