Covid, ospedali già vicini al collasso. Allarme in alcune regioni
La terza ondata inizia già a travolgere gli ospedali in alcune regioni d'Italia: ecco dove la situazione è già critica
La terza ondata di Covid-19 in Italia sta già facendo osservare i suoi effetti. Mentre continua il trend in crescita dei casi giornalieri, sono diverse le regioni in cui le strutture ospedaliere si avvicinano a livelli critici di occupazione di posti in terapia intensiva e in area non critica; in altre, invece, la soglia d’allarme è stata già superata.
I posti letto occupati dai pazienti Covid nelle regioni italiane
Al 5 marzo, secondo il rapporto Agenas che monitora la situazione in Italia, la soglia del 30% dei posti occupati da pazienti Covid in terapia intensiva è stata superata in Toscana (31%), Friuli-Venezia Giulia (37%), P. A. Bolzano (36%), Emilia-Romagna (35%), Lombardia (38%), Marche (39%), Abruzzo (41%), Molise (49%), P. A. Trento (53%), Umbria (62%).
Sempre secondo lo stesso rapporto, la soglia del 40% di posti occupati in area non critica da pazienti Covid è stata superata in Emilia-Romagna (42%), Lombardia (43%), Abruzzo (44%), Molise (43%), Marche (50%), Umbria (51%).
L’allarme del sindaco-rianimatore in Campania: “Urge lockdown”
Ma ci sono anche regioni in cui la situazione sta sfuggendo di mano per mancanza di posti. Giovanni Lombardi, sindaco di Calvi Risorta (Caserta) e medico-rianimatore dell’ospedale Cotugno di Napoli, ha scritto su Facebook un post che descrive la situazione critica in cui versa la Campania.
“Ho appena concluso un turno di 12 ore nel Pronto Soccorso del Cotugno e da stamattina la centrale operativa regionale di smistamento non è riuscita a trovare né un posto di terapia intensiva né di sub-intensiva in nessun ospedale della Campania”, scrive Lombardi.
“Questo significa che siamo costretti a lasciare pazienti critici – ha aggiunto il sindaco – in reparti non intenivistici per mancanza di posti letto. La variante (soprattutto quella inglese) sembra essere più aggressiva ed in grado di colpire anche i giovani, i ventilatori scarseggiano e, per ridurre la pressione sugli ospedali, urge un nuovo e serio lockdown perché, al momento, l’assistenza sanitaria non è più garantita”.
Covid, ospedali al collasso anche in Piemonte
Lo stesso problema sembra presentarsi in Piemonte, con l’allarme lanciato dalla segreteria piemontese di Anaao Assomed, l’associazione dei Medici e dei Dirigenti Sanitari, che ha fatto sapere: “A breve pronto soccorso ed ospedali saranno nuovamente al collasso“.
Una situazione che per l’associazione richiede “l’urgente riapertura dell’ospedale temporaneo Valentino del Padiglione V di Torino Esposizione”, al fine di poter “assistere tutti i pazienti che a brevissimo non troveranno adeguata sistemazione negli ospedali”.