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Coronavirus, due italiane bloccate a Wuhan: le testimonianze

Sono una lavoratrice e una studentessa le due donne rimaste nella città epicentro del contagio

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Mentre sale l’allerta in tutto il mondo per il coronavirus che ha già ucciso 26 persone, due ingegneri italiani sono tornati ieri in Italia da Wuhan, l’epicentro dell’epidemia. I due hanno rivelato che una loro collega rischia di restare “bloccata” in Cina, mentre una studentessa veneziana è “rinchiusa” nel suo college.

Coronavirus, paura per un’italiana bloccata in Cina

“Siamo preoccupati per la nostra collega che è ancora bloccata a Wuhan“, lo hanno rivelato due ingegneri italiani in un’intervista al Corriere della Sera.

“Aveva il volo prenotato tra pochi giorni”, hanno spiegato, “non sappiamo se e come riuscirà a tornare in Italia. E noi dovremmo ripartire a breve, chissà se ci riusciremo”.

Coronavirus, una studentessa italiana in quarantena

Anche una studentessa veneziana di 24 anni sarebbe in quarantena a Wuhan, come riporta la testata locale la Nuova Venezia. La ragazza sarebbe arrivata nella metropoli cinese per continuare gli studi nella Huazhong University of Science and Technology.

Siamo rinchiusi nel college“, ha detto la studentessa, “dove le autorità dell’università hanno messo a disposizione degli studenti, mascherine, sapone e un termometro per l’autodiagnosi. Questo avviene in ogni università della metropoli, che al momento sembra una città fantasma”.

Coronavirus, parlano i due ingegneri italiani sbarcati da Wuhan

Felici di essere a casa”, hanno dichiarato i due ingegneri italiani a bordo del volo della China Southern Airlines atterrato ieri a Fiumicino. Si tratta degli ultimi occidentali ad aver lasciato in aereo la metropoli cinese, focolaio del contagi.

Nel frattempo la città da 11 milioni di abitanti è stata “blindata“, insieme a molte altre, per un totale di 41 milioni di cittadini bloccati. Dopo il volo preso da i nostri due connazionali, infatti, non ci sono stati più decolli e sono fermi sia i treni che gli autobus.

“Abbiamo saputo del blocco solo quando siamo arrivati a Roma”, ha raccontato uno dei due italiani. Come gli altri 200 passeggeri  del volo proveniente da Wuhan, ha dovuto attraversare il rigido corridoio sanitario allestito per il volo a rischio.

“Ci hanno controllato la temperatura anche alla partenza e un passeggero è risultato positivo”, ha detto il testimone al Corriere della Sera, “ma si è trattato solo di un falso allarme. Siamo passati sotto le termocamere, è stato tutto molto rapido, a bordo avevamo già compilato le schede per la rilevazione dei sintomi”, ha aggiunto.

I due italiani, circondati da cittadini cinesi in vacanza a Roma, hanno ammesso: “A Wuhan negli ultimi giorni c’era però molta tensione, la situazione è precipitata all’ improvviso. C’era poca gente in strada, anche in albergo erano tutti con il volto coperto”.

Coronavirus, perché è pericoloso: quello che c'è da sapere Fonte foto: Ansa
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