Trenitalia: "Resta la distanza", Italo cancella 8mila biglietti
Caos Treni: Trenitalia e Italo seguono le direttive del Ministero della Salute. Nel frattempo Lombardia e Liguria protestano con il governo
Sembrava superata la polemica sul ritorno dei vagoni al completo sui treni dell’Alta Velocità, che aveva suscitato le proteste del Cts. L’ordinanza del ministero della Salute aveva, infatti, ripristinato quasi immediatamente la misura del distanziamento sociale tra passeggeri. Ma, come scrive il Corriere, Liguria e Lombardia non ci stanno e proseguono per la loro strada. Nel frattempo Trenitalia e Italo si adeguano alle direttive del ministero, non senza ‘mal di pancia’.
Coronavirus, caos treni: le ordinanze di Lombardia e Liguria
Le due regioni hanno confermato le loro normative che smentiscono il ministero della Salute e stabiliscono che sul loro territorio si potrà continuare a sfruttare la piena capienza dei treni.
Il governatore della Lombardia aveva già firmato un’ordinanza che stabiliva il ritorno al 100% dei posti a sedere occupati e il 50% di quelli in piedi sui mezzi pubblici. E non sembra intenzionato, almeno per ora, a tornare indietro.
Coronavirus, caos treni: Toti non ci sta
In coda alla decisione del collega lombardo si unisce il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che protesta: “Restiamo stupiti da questo provvedimento del Governo, diramato nel bel mezzo di un weekend di estate, quando molte persone sono già partite e dovranno tornare a casa”.
“Tutto ciò aumenta solo la confusione, specie in Liguria – ha continuato Toti – dove i treni e i mezzi pubblici in generale sono indispensabili visto che da ormai due mesi il Governo ha deciso, senza alcuna spiegazione, di inchiodare le autostrade con un piano scellerato di cantieri che sta mettendo in ginocchio la nostra mobilità. Anche in questo caso da Roma non hanno consultato nessuno. Alle Regioni, che hanno competenza sui trasporti locali, neppure un preavviso“.
A scagliarsi contro le prese di posizione dei due governatori, arriva la nota il coordinatore esecutivo dei Verdi Angelo Bonelli. “La destra al Governo imita e segue il modello Bolsonaro. Sia Fontana in Lombardia che Toti in Liguria ancora non hanno ripristinato il distanziamento nei mezzi pubblici che hanno inopportunamente eliminato da ieri. Li diffidiamo perché non seguire le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, in una situazione di insicurezza e di focolai in tutta Europa così grave, è un atteggiamento di irresponsabilità, la stessa irresponsabilità che Bolsonaro e Trump hanno messo facendo pagare un duro (caro) prezzo alle popolazioni.”
La decisione di Trenitalia e Italo
Nel frattempo, Trenitalia ha mandato una mail ai passeggeri: “Ti informiamo che su tutte le Frecce e gli Intercity resta confermato il distanziamento e il limite del 50% di posti da occupare a scacchiera. Trenitalia, su ordinanza del Ministro della Salute, ha infatti sospeso l’applicazione delle misure precedentemente attuate in coerenza con quanto previsto dal DPCM dello scorso 14 luglio che consentivano la deroga al distanziamento sociale a bordo dei treni AV e a Media e Lunga Percorrenza in presenza di specifiche condizioni”.
La conferma quindi le misure applicate finora a bordo treno, compresa la misurazione della temperatura alla partenza “nelle stazioni dove fermano Frecciarossa e Frecciargento”.
Anche Italo si allinea. Per “ottemperare a quanto previsto” dall’ordinanza “emessa improvvisamente ieri dal ministro della Salute che reintroduce, con decorrenza immediata, l’obbligo di distanziamento nei treni ad Alta velocità” Italo – è stata ” costretta, suo malgrado, a cancellare 8 treni della mattina e numerosi biglietti per i treni del pomeriggio, arrivando a coinvolgere circa 8000 passeggeri che non hanno potuto fruire del biglietto già acquistato”.
Italo, si legge in una nota, “si è già attivata per rimborsare i passeggeri nel più breve tempo possibile e sta lavorando per ridurre al minimo eventuali disagi per i prossimi giorni confidando nella comprensione dei suoi clienti”.