Chi è il rapitore della piccola Cleo, ossessionato da bambole e social
Seguiva i genitori della bimba sui social, dove pubblicava continuamente le foto della sua collezione di bambole
Sono dettagli inquietanti quelli che emergono su Terence Darrell Kelly, 36 anni, l’uomo accusato di aver rapito la piccola Cleo Smith. Un uomo “tranquillo e riservato”, un insospettabile per chi lo conosce, come spesso accade in questi casi. È suo l’appartamento di Carnarvon dove la bimba è stata ritrovata dopo essere sparita per 18 giorni da un campeggio nelle vicinanze, nell’Ovest dell’Australia.
I profiler della polizia hanno però ritratto un uomo ben diverso da quello descritto da vicini di casa e conoscenti, forse disturbato e sicuramente ossessionato dalle bambole e dai cartoni animati, con una vasta collezione di Bratz pubblicata anche sui social network.
Terence Darrell Kelly, il rapitore di Cleo Smith: l’ossessione per le bambole
E proprio dal web che traspare il lato più oscuro del 36enne, con decine di profili falsi con cui, tra l’altro, spiava famiglie di campeggiatori e viaggiatori con figli piccoli. Tra i suoi amici virtuali anche la madre di Cleo, Ellen Smith.
Sui social dichiarava, nelle sue varie incarnazioni, di avere numerosi figli e di essere di origine italiana. Unico filo rosso tra i vari account contenenti informazioni fittizie: l’amore per le sue bambole, spesso mostrate in foto e video.
E forse proprio questa sua ossessione potrebbe averlo spinto a rapire la piccola Cleo Smith, segregata in una camera di una casa con i vetri oscurati per 18 giorni ma trattata, con tutta probabilità, come una bambola.
Al loro arrivo, gli investigatori l’hanno trovata sveglia e apparentemente felice. Spetterà alla perizia psicologica capire cosa possa essere successo in quella casa, ma la teoria dominante è che Terence Darrell Kelly si sarebbe preso cura di lei senza violenze.
Le accuse contro Terence Darrell Kelly, il rapitore della piccola Cleo Smith
Davanti al Tribunal di Carnarvon, dove si è presentato a piedi scalzi per l’udienza preliminare, il 36enne non ha voluto pagare la cauzione per tornare in libertà ma non si è neanche dichiarato colpevole, anche se tutte le prove sono contro di lui.
Oltre alle testimonianze dei vicini di casa, che l’hanno visto ritornare nella propria abitazione con pannolini e giocattoli, ci sono infatti i filmati delle videocamere di sorveglianza che hanno ripreso la sua macchina a un’ora di distanza, nei pressi del campeggio di Quobba Blowhole dove la bimba si trovava con i suoi genitori.
Per Terence Darrell Kelly è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere, dove dovrà rimanere almeno fino al 6 dicembre, quando è prevista la prima udienza del processo con l’accusa di sequestro di minore di 16 anni.
Fonte foto: ANSA