Napoli, bimbo caduto dal balcone: tensioni al funerale

Un momento di grande dolore per un intero quartiere, con centinaia di persone accorse ai funerali del piccolo Samuele, il bambino di 4 anni precipitato dal terzo piano di un edificio a Napoli. Per la sua morte è indagato ed è stato arrestato il 38enne Mariano Cannio, collaboratore domestico della famiglia che in passato avrebbe sofferto di disturbi psichici. “Tu solo Samuele avresti in questo giorno diritto di parola” ha detto l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, in lacrime all’inizio dell’omelia. Lo riporta ‘Ansa’.

La cerimonia è stata però interrotta da alcuni momenti di tensione. All’esterno della chiesa di Santa Maria degli Angeli dove si sono celebrate le esequie, secondo quanto riportato dal sito Fanpage, si sarebbe accesa una lite tra alcuni presenti e un poliziotto scambiato per un giornalista, al quale sarebbe stato intimato di non fare il video che stava girando per le indagini, per rispettare la volontà della famiglia di non scattare o registrare alcuna immagine della cerimonia.

Per riportare la calma sul posto è dovuta intervenire una squadra mobile, l’agente non è rimasto contuso.

Tra i partecipanti in tanti hanno indossato una maglietta bianca con la foto del bimbo e la scritta “Sei un angelo speciale”.

L’arcivescovo con la voce rotta dall’emozione ha letto una “lettera a Samuele”, definito più volte “caro dolce, piccolo principe”.

“Caro Samuele oggi vogliamo tutti dirti che ti vogliamo bene, non solo il quartiere e i napoletani ma quelli che hanno sentito nel loro cuore l’urlo di dolore del papà e della mamma” è stato un passaggio dell’omelia.

“Chi perde i genitori è orfano, chi il coniuge è vedovo ma non c’è parola per definire un genitore che perde un figlio” ha detto ancora don Mimmo Battaglia.

Fonte foto: ANSA