Covid, Bassetti spiega gli errori fatti da evitare nel 2021
Matteo Bassetti, esperto del San Martino di Genova, ha spiegato quale strategia adottare per combattere il coronavirus durante il 2021
Il professor Matteo Bassetti, infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova e consulente per l’emergenza coronavirus in Liguria ha spiegato che il nuovo anno porta con sé “molti problemi ancora aperti. In Italia siamo ancora alle prese con la cosiddetta seconda ondata”. Per questo, secondo l’esperto, è necessario evitare di commettere gli stessi errori del passato. Lo ha scritto lui stesso sul suo profilo Facebook.
“Il tasso di positività è sceso, ma non in maniera significativa, soprattutto perché c’è la circolazione della malattia con numerosi tamponi eseguiti su soggetti sintomatici. Alcune regioni hanno ancora ospedali e terapie intensive pieni, e una eventuale recrudescenza dell’infezione diventerebbe difficile da gestire“, ha spiegato Matteo Bassetti.
Covid, Bassetti: la strategia per controllare l’epidemia in Italia
“Si deve tornare al sistema del controllo del territorio” con le zone rosse, arancioni e gialle “a seconda dei parametri ministeriali, che andrebbero probabilmente semplificati e resi più dinamici. Non si può decidere sulla base di dati di due settimane prima. Occorre intervenire chirurgicamente su dati dei contagi e delle ospedalizzazioni freschi e recenti”, ha proposto su Facebook.
Covid, Bassetti: la proposta per contare anche i tamponi antigenici
“Bisognerebbe fare alcune cose per evitare errori già commessi nel 2020. Ad esempio calcolare l’indice di positività su tutti i tamponi fatti, includendo anche gli antigenici. Alcune regioni hanno lavorato molto bene sviluppando questi sistemi di tracciamento e diagnosi”, ha dichiarato Matteo Bassetti.
“In Liguria per esempio ieri il tasso di positività era dell’11,7% calcolando i tamponi molecolari, e scendeva al 7,8% sommando anche gli antigenici. Si capisce che un conto è avere quasi il 12%, un conto meno dell’8% reale”, ha sottolineato il medico.
Inoltre si dovrebbe “sapere quanti sono i casi di Covid-19 seguiti a domicilio dalla medicina territoriale, come si fa normalmente per l’influenza, e conoscere il loro stato di salute, e conoscere ogni giorno quanti sono stati i decessi per polmonite interstiziale, per altre complicanze della malattia Covid-19 e quanti per altre cause in corso di positività per SarsCoV-2″.
Covid, Bassetti: l’appello per spiegare i vaccini e gli effetti collaterali
Ancora sarebbe necessario “sapere per i prossimi mesi quando e dove saranno vaccinati gli italiani. Se un italiano ha 55 anni dovrebbe sapere quando sarà il suo turno, almeno avere un’idea del mese”, e bisognerebbe “spiegare come funzionano i vaccini e quali possono essere gli effetti collaterali”.
Matteo Bassetti auspica l’avvio di “una campagna informativa di massa su social, tv, giornali, scuole, mezzi pubblici” per spiegare alla popolazione tutte le caratteristiche della profilassi.
Covid, Bassetti: l’auspicio per una “maggiore indipendenza nelle scelte”
“Mi piacerebbe anche che il nostro Paese avesse una maggiore indipendenza nelle scelte strategiche. Sarebbe da evitare di guardare sempre all’estero per decidere cosa fare. Lo abbiamo fatto prima con la Francia e poi con la Germania“, ha spiegato ancora l’esperto su Facebook.
“In Italia abbiamo esperti di malattie infettive, microbiologia, virologia e igiene tra i migliori del mondo con curricula eccezionali. Ascoltiamoli di più“, ha concluso Matteo Bassetti nel suo post di inizio anno.