Bassetti e il messaggio ai no vax: "Hanno capito che era meglio vaccinarsi, ma sopporteremo gli irriducibili"
L'infettivologo Matteo Bassetti apre al dialogo con la parte dubbiosa dei no vax, ma chiude ai violenti che lo hanno minacciato
A oltre due anni di pandemia e con più di un anno di campagna vaccinale alle spalle, il numero dei no vax in Italia si sarebbe ridotto a vista d’occhio. È il dato che fornisce l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova che ha commentato la metamorfosi del movimento no vax negli ultimi mesi.
Bassetti: “No vax ridotti per gli obblighi”
Intervistato da Adnkronos Salute, Bassetti ha sottolineato che la situazione dei no vax sembrerebbe essere rientrata per via delle restrizioni che il governo ha messo in atto negli ultimi mesi: “Rispetto ai numeri iniziali si sono progressivamente molto ridotti, un po’ per via degli obblighi e poi molti si sono resi conto che era meglio vaccinarsi e hanno visto anche i benefici del vaccino contro il ricovero e la malattia grave”.
Ma nonostante tutto resta chi non si vuole vaccinare. A loro Bassetti ha detto: “Rimane uno zoccolo duro che ha deciso di non immunizzarsi ma credo poi che con il 92% della popolazione over 12 vaccinata, sommati ai milioni di guariti, si può sopportare una quota di irriducibili”.
Bassetti ai no vax: “Parlare con i dubbiosi”
Nel corso dell’intervista rilasciata ad Adnkronos Salute, Bassetti si è detto aperto al dialogo: “Ci sono gli esitanti e i dubbiosi sul vaccino anti-Covid con cui è giusto parlare, se il movimento no vax non è forte come prima è anche perché una parte significativa di queste persone si è vaccinata”.
Ai no vax convinti ha invece avanzato una richiesta: “Non devono fare proselitismo contro la quarta dose. Non vogliono vaccinarsi? Va bene ma non inquinino l’informazione corretta“.
Bassetti e le minacce di morte dai no vax
Aperto al dialogo sì, ma non con tutti. Questo, riassumendo, è la posizione di Bassetti sui no vax, con il direttore delle Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova che non ha di certo avuto un buon rapporto con chi è contrario al vaccino anti-Covid.
Negli scorsi mesi, infatti, l’infettivologo ha ricevuto minacce di morte e con questa fetta di contrari non vuole proprio averne a che fare: “Con questa parte dei no vax non ci può essere nessun rapporto. Sono violenti e ignoranti, quindi con chi mi ha attaccato e insultato non ho nulla a che fare e non ci può essere un sano dialogo”.