App Immuni, è utile contro il coronavirus? La parola agli esperti
L'app Immuni è attiva in tutta Italia, ma c'è chi si chiede se sia davvero utile e in che modo
L’app Immuni per il contact tracing è disponibile su tutto il territorio nazionale dopo una prima sperimentazione in quattro regioni. Lo strumento è stato spesso considerato uno dei baluardi della fase 3, per permettere di individuare e isolare velocemente nuovi possibili focolai. Alcuni hanno però accolto con sospetto il suo utilizzo, come ad esempio il leader leghista Matteo Salvini.
Ma l’app è davvero utile? Questa è la domanda che Adnkronos Salute ha posto a un pool di esperti che hanno preso parte attivamente alla lotta contro il coronavirus.
App Immuni, l’opinione di Palù
Per Giorgio Palù, professore di Microbiologia all’Università di Padova, Immuni “ha una serie di limitazioni: non sappiamo quanto vicina deve essere una persona per essere captata, il sistema operativo deve essere aggiornato, l’hotspot sempre acceso, ci deve essere la volontarietà dell’individuo e dovrebbero averla scaricata almeno il 70% degli italiani”. L’esperto ha dunque osservato che se l’app non viene scaricata dalla maggior parte degli italiani il suo utilizzo è meno efficace.
App Immuni, l’opinione di Pregliasco
Nel dibattito è intervenuto anche il virologo Fabrizio Pregliasco, che sostiene che l’app ha “il limite della volontarietà”, ma anche quello “della voglia di far sapere di essere soggetti che magari hanno avuto un contatto stretto” con una persona positiva al coronavirus, “per il conseguente isolamento forzoso”.
App Immuni, l’opinione di Crisanti
Il virologo Andrea Crisanti, punto di riferimento della lotta al Covid-19 in Veneto, ha osservato: “Non sono convinto che se il 60% degli italiani scarica l’app, questa sia in grado di funzionare. La probabilità che due persone che ce l’hanno sul telefonino si incontrino sarebbe così del 36% e quindi è più o meno inutile. L’altro aspetto che onestamente a me dà abbastanza fastidio è relativo alla governance dell’app Immuni: non sono contento che chi l’ha sviluppata la gestisca anche. Perché poi come utente mi trovo in una situazione totalmente asimmetrica in termini di potere e di controllo”.
App Immuni, l’opinione di Ciccozzi
Massimo Ciccozzi dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, invece, ha promosso l’utilità dell’app Immuni: “È una app sul modello coreano molto utile nel rintracciare i contatti di un soggetto positivo a Covid-19, che può certamente aiutare in questo senso anche se, personalmente, troverei più utile e vantaggiosa una epidemiologia di territorio che può fare questo lavoro. Vediamo che risultati ci può dare”.
App Immuni, l’opinione di Lopalco
Anche l’epidemiologo Pierluigi Lopalco ha affermato che Immuni “può essere un ottimo supporto alle attività di tracciamento”.
App Immuni, l’opinione di Burioni
Sul tema si era espresso anche il virologo Roberto Burioni a “Che tempo che fa”: “Serve fare tamponi, tantissimi test, perché questa malattia può durare anche un mese. E poi servono le App per tracciare tutti i contatti”.