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Antitrust accende un faro su Booking e avvia un'istruttoria per presunto abuso di posizione dominante

L’Antitrust avvia un'istruttoria su Booking: presunto abuso di posizione dominante nei servizi di prenotazione degli hotel

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L’Antitrust, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha comunicato ufficialmente, a seguito delle audizioni ed interlocuzioni dell’ultimo anno, l’avvio di un’istruttoria nei confronti di Booking.com (Italia) S.r.l., Booking.com B.V. e Booking.com International B.V. per accertare un presunto abuso di posizione dominante nel mercato dei servizi online di intermediazione e prenotazione di strutture alberghiere.

L’Antitrust piomba su Booking: le segnalazioni e l’istruttoria

A Booking viene contestata la violazione dell’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea per abuso di posizione dominante.

L’apertura della procedura giunge dopo numerose segnalazioni susseguitesi negli anni. L’avvio del procedimento, deliberato lo scorso 12 marzo, arriva dopo un importante lavoro dell’Autorità che ha raccolto e analizzato le istanze degli operatori.

L’Antitrust avvia un'istruttoria su Booking: presunto abuso di posizione dominante nei servizi di prenotazione degli hotelFonte foto: ANSA

Le accuse a Booking: “Ostacolata la concorrenza effettiva nel mercato”

In particolare, come rileva Il Sole 24, secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Booking conferirebbe agli alberghi che fanno parte del Programma Partner Preferiti (e della sua estensione Preferiti Plus) vantaggi in termini di visibilità della propria offerta nei risultati di ricerca, a fronte di commissioni più elevate e dell’impegno a offrire su Booking.com prezzi “competitivi”, ovvero non più elevati di quelli che le strutture applicano sul proprio sito o sulle piattaforme di altre agenzie di viaggio online (le cosiddette Ota).

Al tempo stesso, la piattaforma di prenotazioni quando, dopo un monitoraggio sofisticato, si rende conto che una struttura offre prezzi migliori su altri siti online, si riserva la possibilità di applicare, senza il consenso delle strutture, uno sconto (il cosiddettoBooking Sponsored Benefit) per allineare l’offerta di Booking.com alla migliore tra quelle disponibili online.

“Nel suo insieme – si legge nella nota dell’Antitrust – questa strategia sembra idonea a ostacolare lo svolgimento di una concorrenza effettiva nel mercato, quantomeno nazionale, dei servizi online di intermediazione e prenotazione alberghiera, a danno di altre Ota con effetti negativi sulle strutture ricettive e, in ultima analisi, sui consumatori in termini di maggiori prezzi e minore scelta nei servizi di intermediazione e prenotazione online”.

L’istruttoria, che arriva dopo una multa milionaria che il fisco italiano ha inflitto a Booking, dovrà concludersi non oltre 31 maggio 2025. Secondo Confindustria alberghi l’istruttoria costituisce “certamente un passo importante nella direzione di un riequilibrio nei rapporti tra le strutture alberghiere e Booking.

La nota dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi

“Booking è certamente un partner importante, ma è indispensabile un riequilibrio nel rapporto con le imprese alberghiere nell’interesse anche dei viaggiatori”, ha dichiarato Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

“L’Autorità, cosi come il Ministero del Turismo, hanno dimostrato una crescente attenzione a questi temi, nella consapevolezza che uno sviluppo sano del mercato richiede una pluralità di operatori e capacità di una reale negoziazione tra le parti”, ha concluso Colaiacovo.

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