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Andrea Delmastro a processo per il caso Alfredo Cospito: le accuse al sottosegretario di Fratelli d'Italia

Il sottosegretario Andrea Delmastro rinviato a giudizio per rivelazione del segreto d'ufficio nell'ambito della vicenda Cospito: di cosa è accusato

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Dopo la richiesta di imputazione coatta di qualche mese fa, ora il sottosegretario Andrea Delmastro risulta ufficialmente rinviato a giudizio, quindi a processo, per il caso dell’anarchico Alfredo Cospito. Il deputato è accusato di aver rivelato segreti d’uffici.

Perché Delmastro andrà a giudizio di rivelazione di segreto d’ufficio

Dovrà andare a processo il Sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia Andrea Delmastro, finito al centro della polemica e delle attenzioni della giustizia per aver passato al compagno di partito Giovanni Donzelli documenti giudicati riservati.

A deciderlo è stata la gip Maddalena Cipriani, che lo ha rinviato a giudizio con prima udienza fissata al prossimo 12 marzo prossimo. È stato infatti considerato che, in quanto avvocato penalista, Delmastro avrebbe dovuto sapere che la dicitura “a limitata divulgazione” sulla documentazione era coperta da segreto. Per questo, verrà giudicato per rivelazione del segreto.

alfredo cospito

L’anarchico Alfredo Cospito, condannato a 23 anni di carcere per l’attentato contro i carabinieri

A presentare l’esposto in Questura era stato il deputato dei Verdi Angelo Bonelli, che ora ha commentato così la novità: “Chi ne esce malissimo è il ministro della giustizia Carlo Nordio che ha sempre difeso sia Delmastro che Donzelli. Sorprendentemente per un giurista come lui ha confuso il segreto di Stato con quello amministrativo”.

Giovanni Donzelli e i documenti su Alfredo Cospito

La vicenda è esplosa quando Giovanni Donzelli aveva usato gli atti relativi all’inchiesta sull’anarchico Alfredo Cospito durante una seduta in Parlamento, chiedendo provocatoriamente all’opposizione se fosse con lo Stato o con i terroristi.

Nel dettaglio, Donzelli aveva rivelato alcune frasi pronunciate da Cospito al camorrista Francesco Di Maio e a Francesco Presta, ritenuto membro della ‘ndrangheta. Tema della discussione era lo sciopero della fame, iniziato dall’anarchico Cospito, per protestare contro il 41 bis, una battaglia “che doveva diventare di tutti”, inclusi i membri della criminalità organizzata.

Le frasi, riportate in una relazione del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) erano arrivate sulla scrivania del sottosegretario Delmastro. Quest’ultimo aveva ammesso pubblicamente di aver reso partecipe Donzelli di quella relazione. Cosa che a spinto la gip a disporne il rinvio a giudizio.

Contro Delmastro è stata chiesta a luglio l’imputazione coatta

Per i pm l’intero caso sarebbe potuto risolversi in un nulla di fatto, ma giovedì 6 luglio la gip Emanuela Attura ha deciso diversamente, respingendo la richiesta di archiviazione nei confronti dell’esponente di Fratelli d’Italia.

Al contrario, ne ha disposto l’imputazione coatta per per rivelazione del segreto d’ufficio riguardante il caso Alfredo Cospito. Delmastro si è sempre dichiarato innocente e fiducioso che il lavoro della giustizia gli darà ragione.

“Sarà mia intenzione insistere davanti al Giudice per l’Udienza Preliminare affinché venga dichiarato il non luogo a procedere per l’assenza degli elementi oggettivi e soggettivi. Sono fiducioso che la vicenda si concluderà in modo positivo, convinto che nessun segreto sia stato violato, né dal punto di vista oggettivo né da quello soggettivo” aveva detto. Ora dovrà ribadirlo anche al processo.

andrea-delmastro-cospito Fonte foto: IPA
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