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Spostamenti tra regioni confinanti, Speranza blocca i governatori

Alcune regioni hanno già autorizzato spostamenti tra province confinanti

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Gli spostamenti tra comuni e province di regioni confinanti fino al 2 giugno possono essere autorizzati solo per motivi di “assoluta urgenza”. È questa, secondo quanto riferisce l’Ansa, la risposta del ministro della Salute Roberto Speranza ai governatori che chiedevano di poter autorizzare questo tipo di movimenti. Nella lettera inviata al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, Speranza ha ribadito che il divieto degli spostamenti tra regioni fino al 2 giugno “risponde all’esigenza di gradualità nell’allentamento delle misure adottate”.

I presidenti delle Regioni, con una nota di Bonaccini, hanno chiesto alcune modifiche al Dpcm del 17 maggio e, in particolare, la possibilità di prevedere “lo spostamento anche al di fuori della regione di residenza, nei limiti della provincia o del comune confinante, da parte di residenti in province o comuni collocati al confine tra due Regioni”.

Alcune regioni hanno già adottato provvedimenti simili, come l’Emilia Romagna e le Marche: i due governatori Bonaccini e Ceriscioli hanno deciso di permettere, al momento solo per le visite ai congiunti, gli spostamenti oltre confine per i residenti delle province di Rimini e Pesaro-Urbino.

Dal governo arriva ora lo stop: il decreto del 16 maggio, scrive Speranza nella risposta inviata a Bonaccini, vieta “espressamente fino al 2 giugno 2020 gli spostamenti in una regione diversa rispetto a quella in cui ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorati, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”.

Una scelta che risponde ad una “specifica esigenza di gradualità nell’allentamento delle misure adottate, accompagnata da un puntuale e giornaliero monitoraggio del trend epidemiologico”.

Per questi motivi, conclude il ministro, i divieti restano ma “rimane ferma la possibilità di valutare e declinare le diverse ipotesi di spostamento, anche al di fuori della regione di residenza, che si ritiene rientrino nei casi di assoluta urgenza tali da giustificare una deroga al divieto di carattere generale”.

Fase 2, riaperture e spostamenti: cosa cambia dal 18 maggio Fonte foto: Ansa
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