Tredicenne suicida a Roma, si indaga sul messaggio cancellato
Sotto indagine i messaggi ricevuti dalla ragazzina su un'applicazione molto utilizzata dai giovanissimi
Domenica scorsa una tredicenne si è lanciata dal nono piano di un palazzo in zona Valle Aurelia a Roma. Le indagini della Procura stanno indagando per istigazione al suicidio. A indurre la ragazzina al gesto estremo potrebbero essere state le offese anonime ricevute sulla chat di ThisCrush, social molto utilizzato tra i giovanissimi. Ma qualcuno, riporta Il Messaggero, ha cancellato uno di quei messaggi. Il 5 settembre, sulla bacheca digitale della giovane appariva la scritta “Se tu non esistessi sarebbe tutto migliore”. La Polizia è sulle tracce dell’autore di quella vessazione, ora scomparsa.
Il pool di magistrati riunitosi per reati contro la persona, coordinato da Maria Monteleone, ha delegato alle indagini gli specialisti della IV sezione della Squadra mobile, e il telefono si trova ora tra le mani della Polizia postale per i dovuti accertamenti. Il pm di piazzale Clodio hanno inoltre aperto un’inchiesta parallela per un tentativo di suicidio di una bambina di 10 anni, sventato una settimana fa da due poliziotte nel quartiere di San Giovanni. Anche in quel caso si teme che la piccola fosse vittima dei bulli.
La ricostruzione degli inquirenti
La mamma della 13enne l’aveva chiamata alle 18 di domenica: “Che stai facendo? Tutto bene?”. “Sì, mamma” aveva risposto, come riporta la ricostruzione degli inquirenti pubblicata da Il Messaggero. Alle 19.30, tornata a casa, la donna ha però fatto la drammatica scoperta. Sul tavolo del soggiorno gli agenti hanno trovato un bigliettino, indirizzato al padre, con su scritto “Mimmo ti amo tantissimo, dì a nonna che i soldi del mio compleanno li dia a te”. La tredicenne avrebbe sofferto molto per l’allontanamento dei genitori, appena separati.
Il racconto delle compagne di scuola
Sul banco della giovane sono apparsi in questi giorni tanti mazzi di fiori. “Lei era socievole, ci mancherà tantissimo. Ma nell’ultimo periodo era triste“, ha raccontato una compagna di classe a Il Messaggero. Alle amiche più strette avrebbe confidato di non riuscire più ad andare avanti. Le indagini cercheranno di fare luce sui motivi che hanno spinto la tredicenne a compiere il gesto. In passato avrebbe avuto una delusione d’amore, ma per gli inquirenti la chiave starebbe in quei messaggi carichi di odio apparsi online già un anno fa e nell’identità dei bulli digitali.
Fonte foto: Ansa