Putin e l'uso dell'atomica tattica sull'Ucraina. Yulia Tymoshenko: "Prepararsi al peggio"
Yulia Tymoshenko parla della possibilità dell'uso dell'atomica da parte di Putin
L’imprenditrice ed ex premier ucraina Yulia Tymoshenko, ribattezzata la “Giovanna d’Arco della Rivoluzione Arancione”, è tornata a pronunciarsi sulla guerra, su Vladimir Putin e le sue mire, e sulla corruzione che dilaga a Mosca ma da cui non sono nemmeno esenti i piani alti di Kiev.
- Tymoshenko: Ora è tabù criticare Zelensky, ma alla fine della guerra alzeremo la voce"
- "Già 15 anni fa Putin aveva perso umanità"
- "Se Putin usasse l'atomica, verrebbe eliminato fisicamente dall'Occidente"
Tymoshenko: Ora è tabù criticare Zelensky, ma alla fine della guerra alzeremo la voce”
“Spero che non ci sia impunità e chi ha sbagliato paghi. Le ragioni per criticare questo governo ci sono, ma bisogna anche autocensurarsi. Il primo giorno di guerra, maggioranza, opposizione e governatori regionali ci siamo riuniti e stretti la mano. La politica, intesa come rivalità e ricerca del potere, ha smesso di esistere. C’è un solo pensiero: sopravvivere. Comunque, anche sulla corruzione, siamo sulla buona strada. Usa, Gb e Ue premono. Se non ci riesce il governo lo faranno gli stranieri”. Così esordisce l’imprenditrice in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Quando si nominano gli scandali che hanno travolto alcuni vice ministri e vice procuratori di Kiev, chiedendole se è possibile che i capi non sapessero nulla, sorride e replica: “Lei conosce il Paese, sa darsi una risposta da solo”.
Capitolo Volodymyr Zelensky, il premier in carica: “Adesso è tabù criticare il governo, ma quando finirà la guerra alzeremo la voce su tutto. L’Ucraina sarà un Paese diverso, i combattenti torneranno dal fronte decisi a pretendere riforme”.
Tymoshenko ha trascorso il Capodanno a Dubai, nel lusso, vicenda che ha dato ai suoi avversari materiale per attaccarla. “Non avevo mai lasciato Kiev dal 24 febbraio – risponde -. A Dubai vivono mia figlia, mio genero e i miei tre nipoti. Forse ho sbagliato ad offrirmi alla calunnia politica, ma mi mancavano troppo e sono andata”.
“Già 15 anni fa Putin aveva perso umanità”
Quando si passa a parlare di Putin, l’imprenditrice ricorda che la spietatezza dello Zar non deve sorprendere: “Già 15 anni fa aveva perso umanità. Allora tagliò le forniture di gas all’Europa dell’Est. La gente gelava. Non era una ragione commerciale, non c’erano debiti. Noi premier orientali lo imploravamo di riaprire i rubinetti. Lui ci guardava godendo del suo potere. Già allora usava l’energia come arma, ma i leader occidentali non capirono e invece di ridurre la loro dipendenza dalla Russia, la aumentarono”.
L’ex premier ribadisce che per gli ex sovietici Putin è sempre stato facile da decifrare. Quindi sottolinea che Polonia e Paesi Baltici sono consapevoli che l’Ucraina sta lottando anche loro. “Alla Conferenza di Monaco del 2007 – aggiunge -, Putin era stato un libro aperto e, prima dell’invasione del 2022, ha ripetuto: arretrate la Nato alle posizioni del 1997, cioè senza i Baltici, perché tutta l’ex Urss è mia. Non so cos’altro serva per capirlo. Deve essere un problema di abitudine al giogo sovietico che noi abbiamo e voi no”.
Tymoshenko crede che a questo punto, soprattutto dopo il vertice di Ramstein del mese scorso, i Paesi Nato non si sfileranno dal conflitto perché “hanno capito che Putin ha tre obbiettivi. Diminuire la leadership occidentale. Imporre la forza come unico valore. Ridisegnare i confini a scapito dei Paesi più deboli”.
“Se Putin usasse l’atomica, verrebbe eliminato fisicamente dall’Occidente”
Si è molto parlato della possibilità che il presidente russo possa decidere di usare l’atomica tattica sull’Ucraina. “Infatti non avrebbe alcun dubbio morale a usarla e dobbiamo preparaci al peggio. Ma ciò non significa rinunciare a difendere il Paese. Bisogna solo fargli capire che se usasse la Bomba verrebbe eliminato”, spiega Tymoshenko.
Secondo l’ex premier, Putin sa che l’utilizzo dell’atomica segnerebbe la fine del suo potere. Come? “Con il pieno impiego dell’arsenale convenzionale occidentale a cui il suo esercito non resisterebbe una settimana. Ciò porterebbe alla frantumazione della Federazione russa e alla eliminazione fisica di Putin da parte degli stessi russi. Non gli conviene usare l’atomica, ma solo per quell’unico principio che per primo condivide: la forza”.